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Il dark web è un mondo misterioso e spesso associato ad attività illegali, dove l’anonimato gioca un ruolo fondamentale nel nascondere chi vi opera. Un hacker con oltre 30 anni di esperienza ha deciso di fare luce su questo lato oscuro della rete, raccontando le sue esperienze in un’intervista a VICE. Ex hacker senza scrupoli, noto come black hat hacker, l’esperto ha scelto di cambiare rotta, diventando un white hat hacker, ovvero un professionista impegnato a proteggere i sistemi informatici da attacchi malintenzionati.
Una delle minacce più gravi che l’hacker ha visto emergere nel dark web è l’utilizzo dei ransomware. Questi software bloccano l’accesso ai dati e ai sistemi, costringendo le vittime a pagare un riscatto per recuperare l’accesso. L’hacker ha raccontato casi estremi, come quello di ospedali che sono stati criptati, mettendo a rischio vite umane. Questi attacchi sono sempre più frequenti, grazie alla loro alta redditività.
Oltre ai crimini finanziari, il dark web è diventato anche un campo di battaglia per la cyber guerra. Gli attacchi informatici, che spesso provengono da stati nazionali, vengono utilizzati per perseguire obiettivi strategici. L’esperto ha sottolineato come anche criminali motivati dal denaro e individui con motivazioni più distruttive siano attivi in questo spazio. Questi attacchi sono una forma perfetta di guerra asimmetrica, dove i costi sono contenuti ma l’impatto può essere devastante.
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Con l’aumento delle minacce digitali, i governi occidentali si stanno sempre più affidando ai white hat hacker per difendersi dai pericoli provenienti dal dark web. L’esperto ha sottolineato come la protezione digitale avanzata sia fondamentale in un contesto globale sempre più vulnerabile agli attacchi informatici. In questo scenario, i professionisti etici del cyberspazio svolgono un ruolo cruciale nel mantenere la sicurezza dei sistemi digitali.
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