Stare vicino all’acqua, che sia mare, lago, fiume, cascata o persino una fontana, ha effetti benefici sul corpo e sulla mente, aiutando a ridurre stress e ansia.
La scienza, da oltre un decennio, ha realizzato numerosi studi sull’argomento che hanno dimostrato i benefici di trovarsi, anche se per poco tempo, vicino ad uno “spazio blu”.
«La vicinanza all’acqua, e in particolare al mare, è associata a benessere fisico e mentale, porta ad una maggiore produzione di vitamina D e migliora le relazioni sociali» ha affermato Mathew White, docente presso l’Università di Exter e psicologo ambientale con BlueHealth, un programma che ricerca i benefici per la salute correlati alla presenza di spazi blu in 18 paesi (per lo più europei).
Nel 2013 è stato realizzato uno studio sulla felicità negli ambienti naturali, in cui 20.000 utenti di smartphone dovevano registrare a intervalli casuali il proprio senso di benessere associato all’ambiente circostante. I luoghi di mare e costieri sono risultati i luoghi più felici, con preferenze fino a sei punti superiori rispetto ad un ambiente urbano.
Sebbene vivere sulla costa o a pochi chilometri comporti una migliore salute fisica e mentale, influiscono sul benessere anche le visite agli spazi blu. «Abbiamo riscontrato che le persone che si recano sulla costa almeno due volte a settimana, hanno un benessere psicofisico superiore rispetto a chi non lo fa» ha affermato Lewis Elliot, anche lui dell’Univesrità di Exter e all’interno del programma BlueHealth. «Alcune nostre ricerche suggeriscono che circa due ore alla settimana sono probabilmente utili».
White afferma che ci sono tre percorsi stabiliti attraverso i quali la presenza di acqua ha un impatto benefico sulla salute e sulla felicità. Ci sono in primo luogo aria meno inquinata e più luce solare. Poi le persone tendono ad essere più attive fisicamente, non solo con gli sport acquatici, ma anche a piedi e in bicicletta. Infine, l’acqua ha un effetto psicologicamente riparatore. Trascorrere del tempo in prossimità o dentro un ambiente acquatico ha costantemente dimostrato di portare benefici significativamente maggiori rispetto agli spazi verdi, generando umore positivo e riducendo lo stress. Molti di noi, infatti, in riva al mare si sentono più rilassati e in pace. Perché accade?
«Semplicemente fissare il mare può cambiare la frequenza delle nostre onde celebrali, portandoci ad un lieve stato meditativo. Il colore blu è associato a sensazioni di calma e pace, l’ascolto del flusso e riflusso delle onde rilassa il cervello. L’aria fresca e salata del mare è piena di ioni negativi che si ritiene aiutino ad alleviare la depressione, mentre l’assorbimento della vitamina D nella pelle, con l’esposizione al sole, ci fa stare bene» spiega il ricercatore. Anche fare il bagno significa immergersi completamente nella natura, sentirne le sensazioni, gli odori, il sapore. «Nel mare non c’è molto spazio per pensare ai problemi quotidiani, poiché è richiesta ogni attenzione dal momento che si entra in acqua».
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Quando non si ha la possibilità di stare vicino ad uno spazio blu, che sia mare, lago o fiume, anche una fontana può andare bene. Uno studio del 2010 (di cui White era l’autore principale) ha rilevato che le immagini di ambienti antropici contenenti acqua erano valutate in maniera positiva al pari degli spazi verdi. I ricercatori hanno suggerito che il rumore degli zampilli di una fontana, associato alla qualità della luce sull’acqua, potrebbero essere sufficienti per avere un effetto rilassante.
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