Fonte: Facebook
Scrivono poesie, guidano automobili, eseguono operazioni chirurgiche, e fanno anche l’amore. Stiamo parlando dei robot, che secondo le previsioni degli esperti, potrebbero addirittura arrivare a governare il mondo nel futuro, sostituendo in tutto e per tutto gli esseri umani. Attualmente, ne esistono di ogni tipo ed il più grande della Terra è un drago sputafuoco di undici tonnellate. Nella cittadina di Furth im Wald nel sud-est della Germania, ogni anno si tiene la festa del Drachenstich, una rievocazione di una favola in cui vine ucciso il drago.
Si tratta di una tradizione risalente al 1590, quando per l’evento fu costruito un rudimentale mostro su due ruote. Oggi è stato sostituito da Tradinno (nome dato al robot), un neologismo formato dalla fusione delle parole “tradizione” e “innovazione”. Costruito nel 2010, è entrato nel Guinness dei primati come il più grande robot ambulante del mondo nel 2014.
Il drago possiede un motore da 140 cavalli ed un bizzarro serbatoio da 80 litri contenente sangue finto. Questo viene sputato dalla bestia, quando l’eroe del gioco riesce a sconfiggerlo. Turisti e residenti possono interfacciarsi con il drago grazie a delle visite guidate organizzate ad hoc prima e dopo il festival. La storia dei “robot ambulanti”, è caratterizzata da invenzioni divertenti utilizzate spesso per dimostrazioni teatrali. Con il passare degli anni, grazie all’intelligenza artificiale, questi diventano sempre più realistici e funzionali.
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È il caso di Morti il cane robotico che ha imparato da solo a camminare “con grazia” in meno di un’ora usando un programma di intelligenza artificiale. O ancora, del braccio robotico che è stato addestrato a riconoscere la sua posizione nello spazio tridimensionale e può evitare ostacoli e collisioni. Nello specifico, Tradinno ha bisogno di essere guidato tramite controller, ma è comunque capace di fare movimenti molto fluidi. L’enorme dragon-bot ha, infine, un grande pulsante rosso di arresto di emergenza, da utilizzare in caso vada in tilt.
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