Scoperti gli utensili più antichi della storia, hanno 400.000 anni [+FOTO]

Un eccezionale ritrovamento effettuato in Ukraina ha riscritto le attuali conoscenze sugli ominidi del Paleolitico

 

In Ucraina sono stati rinvenuti utensili in avorio risalenti a circa 400.000 anni fa, considerati i più antichi strumenti di questo tipo mai scoperti. Realizzati con zanne di mammut, i reperti sono costituiti da punte lavorate che mostrano l’abilità degli esseri umani preistorici nel modellare materiali complessi. Gli archeologi hanno recuperato 24 frammenti di avorio da diversi strati stratigrafici.

Le capacità manuali degli antichi ominidi

La scoperta, avvenuta nei pressi del sito archeologico di Korolevo, offre prove sorprendenti di una capacità di lavorazione dell’avorio ben più antica di quanto si pensasse. Il fatto che tali reperti risalgano al Paleolitico medio cambia la conoscenza delle capacità tecnologiche degli ominidi dell’epoca.

Fino ad oggi si pensava che la più antica lavorazione nota dell’avorio risalisse a circa 120.000 anni fa. Uno studio rivoluzionario dei ricercatori Vadim Stepanchuk e Oleksandr O. Naumenko, pubblicato sull’International Journal of Osteoarchaeology, ha ampliato significativamente questa cronologia. La loro analisi di manufatti provenienti dal sito del Paleolitico inferiore di Medzhibozh A, in Ucraina rivela il primo utilizzo dell’avorio già 400.000 anni fa, ribaltando radicalmente le teorie precedenti.

Medzhibozh A, uno dei numerosi siti paleolitici rinvenuti lungo il fiume Bug meridionale, vicino a Medzhybizh, in Ucraina, è stato scoperto per la prima volta nel 2011. Il sito è stato studiato a intermittenza fino al 2018 e offre una finestra sull’occupazione degli ominidi nell’arco di molte migliaia di anni.

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I reperti sono molto importanti non solo per la loro antichità, ma anche per l’impiego dell’avorio stesso, un materiale insolito e relativamente fragile per la produzione di utensili.

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