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I boomer, i figli del boom economico, le generazioni dei nostri genitori e dei nostri nonni, sarebbero gli individui che inquinano di più al mondo. Emettono più gas serra di tutti, anche se è difficile da credere. Potremmo erroneamente pensare che le ristrettezze economiche della guerra e la poca tecnologia a disposizione abbiano reso la generazione che va dai sessanta ai settantacinque anni più buona con il nostro pianeta. Invece non è così, i boomer sono i più restii a cambiare le loro abitudini e a renderle più green per il nostro pianeta (tanto la loro vita se la sono già fatta). La generazione di genitori e nonni non dà affatto l’esempio e dimostra di essere più spendacciona in abiti, cibo, acqua e risorse di ogni genere.
L’università norvegese di scienza e tecnologia NTNU ha analizzato le emissioni di gas serra di diversi stati nel 2005 e poi nel 2015, dividendoli per fasce d’età. Dallo studio è emerso che gli over sessanta del 2005 rappresentavano solo il 15% dei gas serra emessi, ma quelli analizzati nel 2015 avevano più che raddoppiato le loro emissioni, giungendo al 33%. Il numero crescente di nuovi anziani preoccupa molto i ricercatori, considerato che sembrano davvero poco inclini a cambiare le loro abitudini per migliorare la salute del pianeta.
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A tal proposito, gli over sessanta statunitensi sono quelli che emettono più gas serra in assoluto. Parliamo del doppio del boomer europeo, con un ammontare di ben 21 tonnellate di CO2 a testa solo nel 2015. Siamo portati a credere che l’esperienza degli anziani e il loro essere poco avvezzi alle ultime tecnologie non li renda poi così responsabili della crisi climatica. Invece, non sono lo sono, ma non accennano neanche a migliorare le loro abitudini. Al contrario, i giovani stanno provando a prendersi cura del pianeta cambiando la loro dieta, riciclando i materiali, acquistando abiti di seconda mano, usando di più la bicicletta e i mezzi pubblici.
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