Fonte: Pexels
Il tempo è per certi versi un’invenzione dell’uomo. Siamo stati noi a sentire l’esigenza di scandirlo con orologi e calendari. Per altri versi, invece, esiste in natura: i giorni e le notti si alternano susseguendosi. Ma gli animali come percepiscono lo scorrere del tempo?
Gli animali percepiscono lo scorrere del tempo in base ad alcune variabili. Queste sono: la luce, la temperatura esterna, la disponibilità delle risorse alimentari. Possiedono insomma, una sorta di orologio biologico che regola il loro ritmo sonno/veglia e le loro funzioni vitali. Anche noi ne abbiamo uno che prescinde da orologi e calendari. Ma senza la luce del sole ci smarriremmo. Chiusi all’interno di una stanza senza finestre, dopo un po’ di tempo non sapremmo se è passato un mese o tre giorni.
È dimostrato che quando lasciamo da solo il nostro cane per andare a fare la spesa, al nostro rientro ci farà le feste. Ma quando lasciamo il cane da solo a casa per andare a lavorare, una volta tornati, scodinzolerà ancora di più. Questo perché il cane è consapevole dello scorrere del tempo e riesce a percepire che mezz’ora è molto meno di cinque ore. Allo scoccare della sesta ora però, è bene che lo sappiate, il cane si mette il cuore in pace e non ci aspetta più in trepidante attesa.
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Quindi gli animali percepiscono lo scorrere del tempo. Ma lo fanno allo stesso modo degli umani? Un esperimento effettuato con degli impulsi luminosi ha dimostrato che gli animali percepiscono lo scorrere del tempo in maniera diversa da noi e anche tra loro. Cosa c’entrano gli impulsi luminosi con lo scorrere del tempo? La nostra percezione del tempo è legata ai nostri riflessi. Calcolando la velocità dei riflessi degli animali più piccoli e con un metabolismo più veloce, si è scoperto che animali come le lucertole percepiscono il tempo in maniera molto più lenta rispetto a cani e gatti. A loro volta, i nostri animali domestici lo percepiscono in maniera meno veloce di noi.
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