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Il ghosting è approdato anche nel mondo del lavoro. Ahinoi, conosciamo ormai bene questo triste fenomeno diffuso in ambito sentimentale, che consiste nell’improvvisa interruzione di una relazione, senza fornire alcuna spiegazione. Ebbene, secondo un report di LinkedIn, neppure i lavoratori sono in salvo da questo modo di fare a dir poco immaturo. Infatti, gli esperti hanno messo in luce che metà degli italiani in cerca di lavoro si è trovata a fare i conti almeno una volta con il silenzio dei recruiter, a discapito delle promesse di aggiornamenti e futuri accordi.
I più ghostati sono i giovani: nel caso della generazione Z, la percentuale ammonta al 43%, mentre per i millennials sale al 46%. Questo atteggiamento così diffuso nel mondo del lavoro, naturalmente, non fa altro che aumentare ansie e insicurezze in uno spazio già afflitto da precarietà, mancanza di opportunità e assenza di stabilità. In particolare, il 45% degli intervistati ha riportato che la principale causa di fastidio non è dovuta al gesto in sé, ma al fatto che senza un feedback si è impossibilitati a individuare gli aspetti da migliorare in vista di un colloquio successivo.
Vi state chiedendo quali siano le ragioni per cui i recruiter tendono a ghostare i candidati? Il 65% ha posto l’accento sulla difficoltà di trovare la persona giusta, sottolineando che spesso non si dispone di tempo e strumenti sufficienti per gestire in maniera adeguata la selezione.
Eppure, il 69% del campione ha ammesso di essere consapevole dell’irrispettosità di questo atteggiamento e delle conseguenze negative sull’immagine dell’azienda. Cosa può fare chi è in cerca di lavoro per ridurre il rischio di ghosting? A prescindere dal comportamento altrui, che non possiamo controllare, è raccomandabile essere chiari e onesti rispetto alle proprie aspettative, competenze ed esperienze, così da evitare qualasiasi ambiguità.
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Per il resto, cari candidati, chi vivrà vedrà. D’altronde, spesso non è affatto una questione personale: si tratta semplicemente dell’ennesima conferma che il mondo del lavoro sta diventando sempre più inospitale. E a voi, è mai capitato di essere ghostati dal punto di vista professionale?
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