Sai che i genitori sovrastimano le capacità dei figli maschi, ma non delle femmine?

Ai genitori è stato chiesto di valutare le capacità in lettura e matematica dei figli

 

Gli stereotipi di genere possono complicare i progressi delle ragazze nelle materie scientifiche, dovuti alla tendenza dei genitori a sovrastimare le capacità matematiche dei figli maschi e sottostimare quelle delle figlie. Questa dinamica, influenzata da pregiudizi sbagliati, può ostacolare la formazione scientifica delle ragazze. Lo studio che ha rivelato questo fenomeno è stato condotto dalla Scuola di Scienze Economiche, Sociali e Politiche (ESPS) dell’Università di Southampton, sotto la guida della dottoressa Valentina Tonei.

I ricercatori hanno analizzato i dati del Longitudinal Study of Australian Children (LSAC), che valuta l’influenza dell’ambiente sociale, economico, politico e culturale sullo sviluppo dei bambini. I genitori coinvolti nello studio hanno valutato le capacità in lettura e matematica dei propri figli, confrontando poi queste valutazioni con i risultati effettivi ottenuti dai bambini nei test del National Assessment Program – Literacy and Numeracy (NAPLAN), l’equivalente australiano dei nostri test INVALSI.

Le capacità in lettura erano meno sovrastimate

I risultati hanno confermato le ipotesi dei ricercatori: i genitori tendevano a sovrastimare le capacità matematiche dei figli maschi in misura maggiore rispetto a quelle delle figlie femmine, mentre in lettura la sovrastima era più proporzionata. Per esempio, i ragazzi hanno ottenuto solo un lieve miglioramento del 0,6% nei test rispetto alle ragazze, ma la loro sovrastima era molto maggiore. Uno degli aspetti più interessanti dello studio è che, nei test condotti due anni dopo, i bambini le cui capacità erano state sovrastimate dai genitori avevano ottenuto risultati migliori. La sovrastima dei genitori fungeva quindi da incentivo per migliorare le competenze dei bambini.

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Questa tendenza amplifica la differenza nelle abilità matematiche tra ragazzi e ragazze nel tempo, perpetuando il divario di genere. Tuttavia, quando i genitori hanno avuto accesso ai punteggi effettivi dei test NAPLAN dei propri figli prima di valutare le loro capacità, il pregiudizio di genere è scomparso. Questo suggerisce che fornire informazioni accurate sulle competenze dei figli può aiutare a correggere le percezioni distorte dei genitori e, di conseguenza, favorire una formazione più equa per le ragazze. I dettagli dello studio sono stati presentati durante un seminario presso l’Institute of Education.

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