È in grado di strofinare la testa contro le persone
- Un team di ricercatori giapponesi ha sviluppato un robot ispirato ai gatti, progettato per ridurre lo stress attraverso il contatto fisico
- Il robot imita il “bunting”, il gesto affettuoso con cui i gatti strofinano la testa contro le persone
- Pur non avendo l’aspetto di un gatto, il dispositivo è stato efficace nel ridurre la tensione psicologica nei partecipanti ai test
- L’idea nasce per offrire un’alternativa a chi non può avere un animale domestico, come anziani, allergici o pazienti ospedalizzati
- Questo progetto dimostra il crescente interesse per l’uso della tecnologia nel supporto emotivo e nella terapia assistita dagli animali
Nel campo della tecnologia e del benessere emotivo, il Giappone ha compiuto un nuovo passo avanti con la creazione di un innovativo robot ispirato ai gatti. Sviluppato dall’Università di Tsukuba, questo dispositivo è stato progettato per riprodurre uno dei gesti più affettuosi e rilassanti tipici dei felini: il bunting, ovvero il modo in cui i gatti strofinano la testa contro le persone per esprimere affetto e creare un legame.
L’idea nasce con l’obiettivo di offrire conforto a chi, per vari motivi, non può avere un animale domestico. Tra i possibili beneficiari ci sono anziani, pazienti ricoverati in ospedale, persone allergiche e individui che attraversano momenti di difficoltà emotiva. Il contatto con un animale è noto per i suoi effetti positivi sulla salute mentale, ma non tutti hanno la possibilità di prendersene cura. Questo robot punta a colmare questo vuoto, offrendo un’alternativa tecnologica al calore di un gatto vero.
È dotato di collo flessibile con rigidità variabile
Il dispositivo è dotato di un collo flessibile con rigidità variabile, permettendogli di adattare i suoi movimenti e simulare in modo realistico lo strusciarsi tipico dei gatti. Sebbene il prototipo non abbia zampe, coda o pelliccia – assomigliando più a una struttura ovale con una testa rotonda – i test condotti hanno dimostrato che la semplice imitazione del bunting è sufficiente per generare un effetto rilassante sugli utenti. I partecipanti hanno riportato una riduzione dello stress e un miglioramento del proprio stato d’animo, confermando il potenziale terapeutico del dispositivo.
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Pubblicati sulla rivista scientifica ACM, i risultati dello studio evidenziano come la variazione della rigidità del collo del robot abbia reso l’interazione più naturale e coinvolgente. Questo dimostra che, anche senza l’aspetto realistico di un gatto, il movimento e il contatto fisico sono elementi chiave nel creare un senso di conforto e connessione. L’iniziativa rappresenta un’interessante fusione tra tecnologia ed emotività, aprendo la strada a nuovi sviluppi nel campo dei robot terapeutici. Tuttavia, sebbene il progetto sia promettente, nulla potrà mai sostituire completamente la magia e l’unicità di un vero gatto. Per chi può, l’esperienza di condividere la vita con un felino rimane insostituibile.

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- https://www.lastampa.it/la-zampa/2025/01/22/news/gatto_robot_giappone_stress_umano-423954108/
- https://dl.acm.org/doi/10.1145/3700600
- https://www.ilmiogattoeleggenda.it/gatto-robot-che-imita-le-coccole-di-quelli-veri-arriva-dal-giappone/