Vi siete mai chiesti come si rivolga l’ultimo saluto ai cari estinti nel resto del mondo? Presto detto: ecco quali sono le usanze funebri più strane del pianeta. Avete mai sentito parlare del “famadihana”? Si tratta di un rituale tipicamente adottato in Madagascar, anche noto come “rotazione delle ossa”. Ogni cinque anni, la famiglia del defunto raggiunge in processione in luogo di sepoltura, per riesumare la salma cospargendola di profumi e di vino.
Una volta terminata la procedura, i familiari ballano con il corpo riesumato mentre una banda suona. Così facendo, è possibile rimanere in contatto con il defunto, ricevendone la benedizione. Tra le comunità aborigene del nord dell’Australia, è diffuso un rito funebre davvero particolare. In primo luogo, si svolge una cerimonia nella casa del defunto in cui l’abitazione è completamente irrorata di fumo, con il fine di agevolare lo spostamento dello spirito verso l’altro mondo. Successivamente, il cadavere viene adagiato in cima a una piattaforma e ricoperto da foglie. Vi rimarrà fino alla sua decomposizione, perché secondo l’usanza tradizionale i liquidi rilasciati dal corpo servono a identificare l’eventuale assassino del defunto.
Se pensate di averle sentite tutte, è perché non conoscete il processo di sepoltura che avviene in Mongolia e in Tibet. Poiché i buddhisti credono nella trasmigrazione dell’anima in un altro corpo dopo la morte, le salme dei defunti vengono fatte a pezzi e lasciate in cima a una montagna, affinché se ne cibino gli avvoltoi. In questo modo, il corpo tornerà a far parte della stessa terra da cui si è originato.
Anche nelle Filippine ci sono numerose usanze funarie a dir poco peculiari. Nel Benguet, una provincia sull’isola di Luzon, vige la tradizione di bendare i morti e posizionarli accanto all’ingresso principale della casa. In Tinguian, invece, dopo aver abbigliato le salme con i loro abiti migliori, i corpi vengono adagiati su una sedia con una sigaretta in bocca.
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Per non parlare, poi, delle particolari sepolture adottate dai diversi gruppi etnici. Nei pressi di Manila, ad esempio, i morti vengono sepolti all’interno di un albero parzialmente scavato. Ad Apayo, invece, i cadaveri sono tumulati sotto la cucina di casa.
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