Quando un fulmine colpisce la sabbia nascono le “sculture” di folgorite [+FOTO]

Le formazioni vetrose hanno varie forme ramificate che le rendono simili alle radici degli alberi

 

Se ti trovi in spiaggia o su una duna sabbiosa e vedi qualcosa che assomiglia vagamente alla radice di un albero ma dall’aspetto vetroso, maneggiala con cura. Molto probabilmente è il risultato di un fulmine arrivato sulla terra.

Possono formarsi sulla sabbia e sulla roccia

Quando un fulmine colpisce il suolo si crea una temperatura superiore a 3000 °C e la sabbia si fonde, dando origine alla folgorite. Non tutti i fulmini creano il materiale. Gli scienziati sospettano che più la terra è compatta, più è probabile che si formi.

Le folgoriti variano per forma e dimensione (la maggior parte è lunga solo pochi centimetri) e tendono a formarsi attorno al percorso della carica elettrica di dispersione del fulmine.

Di solito hanno una lunghezza di pochi centimetri ma, nel 1996, il gruppo di ricerca del professore Martin A. Uman, dell’Università della Florida, ha trovato la più grande folgorite mai registrata: una formazione a tre rami lunghi rispettivamente 4,8 metri, 4,2 metri e 2,4 metri.

Le folgoriti si formano esclusivamente nel sottosuolo e sono di due diversi tipi: quelle generate da un fulmine che colpisce la sabbia e quelle create dalla roccia. Sono visibili in superficie con l’erosione del suolo generata dal vento o dalle maree. Le folgoriti di sabbia provengono da spiagge e deserti, hanno un interno più simile al vetro e possono essere particolarmente fragili. Le folgoriti rocciose, che sono più rare, si formano come vene all’interno delle rocce e spesso necessitano di essere staccate dal materiale circostante.

La loro struttura insolita, la natura delicata e l’origine conferiscono alle formazioni un certo valore economico, seppure nell’ordine di qualche decina o centinaio di dollari. Alcune folgoriti vengono lavorate e trasformate in gioielli.

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Le folgoriti hanno inoltre un alto valore scientifico. Lo studio di alcuni campioni scoperti nel deserto del Sahara, risalenti a 250 milioni di anni fa, ha rivelato che la regione un tempo era molto fertile ed era colpita da frequenti tempeste.

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