A Padova un fruttivendolo che ha mantenuto la sua attività aperta per ben 14 anni senza mai chiudere, ha finalmente deciso di prendersi due settimane di ferie. Mohamed Helal, originario del Bangladesh, ha stupito i residenti del quartiere quando ha affisso un cartello con la scritta “Chiuso per ferie” sulla porta del suo negozio di frutta e verdura in via Tiziano Aspetti. Gli abitanti del luogo, abituati a vedere la sua bottega sempre aperta, hanno temuto che potesse esserci un problema, data la sua dedizione al lavoro.
Nel corso degli anni, Helal non ha mai preso un giorno di riposo, aprendo il suo negozio anche durante le festività come Natale, Capodanno e Pasqua. Ha annotato con orgoglio di aver servito i clienti per 5.110 giorni consecutivi, senza mai concedersi un attimo di tregua. Tuttavia, quest’estate, ha deciso di tornare nella sua terra natale. Ha viaggiato da Dacca, la capitale del Bangladesh, fino a Komila, dove lo attendono la moglie e i suoi due figli, partiti alcune settimane prima.
In un’intervista, Helal ha raccontato di essere sempre stato uno “stakanovista” del lavoro, gestendo il negozio praticamente da solo e recandosi ogni mattina al mercato ortofrutticolo per rifornire la sua attività. Ha affermato di aver finalmente compreso l’importanza di trovare un equilibrio tra lavoro e vita personale, realizzando che “bisogna lavorare per vivere e non vivere per lavorare”. Ha anche rivelato che, a causa del calo delle entrate, sta considerando di modificare il suo approccio al lavoro e che potrebbe essere l’ultimo anno in cui mantiene il negozio aperto tutti i giorni.
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Mohamed Helal vive in Italia da 18 anni, dopo essere arrivato attraverso la rotta balcanica. Nonostante la sua lunga permanenza nel Paese, non ha ancora ottenuto un permesso di soggiorno stabile per sé e la sua famiglia, il che richiede continui rinnovi. Nonostante le sfide, comunque, Helal ha trovato il modo di costruire una vita per la sua famiglia, portando un pezzo della sua cultura nel cuore di Padova.
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