Essere su lunghezze d’onda differenti

“Ciao Commenti Memorabili! Vi scrivo perché voglio raccontarvi in che situazione mi sono ritrovata tramite gli screen dei messaggi proprio di questa assurdissima situazione. In pratica, io mi stavo frequentando con un ragazzo, anzi forse ci stiamo frequentando ancora, non lo so, ma al di là di questo, ci siamo conosciuti tramite una mia amica, abbiamo fatto un po’ di conoscenza per messaggi e siamo usciti una sola volta insieme dove c’è stato giusto un bacio, nulla di più, una cosa molto tranquilla. O almeno così credevo io, e penso tutti al mio posto lo avrebbero creduto. Per lui però evidentemente le cose erano diverse. Stavamo proprio andando a due velocità diverse, eravamo su due diverse lunghezze d’onda, ma nel modo più assoluto e totale. Ora a freddo col senno di poi posso anche ammettere di essere stata presa dal panico e di averlo trattato male, ma al mio posto cosa avreste fatto? Mi sembra chiaro che sia rimasta senza parole a scoprire che cosa avesse in mente lui, cioè come può pensare che fossimo già a quel punto? Senza parole.”.

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La situazione descritta da questa persona riflette una discrepanza notevole nelle aspettative e nella percezione di una relazione nascente, che porta a incomprensioni e potenziali conflitti emotivi. La sorpresa e il disorientamento espressi nel messaggio sottolineano come, spesso, la comunicazione tra due individui possa fallire nel trasmettere chiaramente intenzioni, desideri e confini.

Dalla narrazione, emerge che la relazione era agli inizi, con entrambe le parti ancora nella fase di esplorazione reciproca. Tuttavia, l’episodio del bacio, percepito come un gesto innocuo e parte di un lento processo di conoscenza, è stato interpretato in modo molto diverso dall’altra persona, portando a aspettative discordanti sulla natura e l’intensità del loro legame.

Il senso di spaesamento e la reazione impulsiva a fronte della scoperta delle intenzioni dell’altro sono reazioni comprensibili, specialmente quando ci si trova di fronte a situazioni inaspettate che sfidano la nostra comprensione di una relazione. La difficoltà di trovare una risposta adeguata in tali momenti può portare a comportamenti guidati dall’istinto, come la scelta di prendere le distanze o di reagire con freddezza.

In situazioni simili, la riflessione a posteriori, come quella espressa nel messaggio, può offrire l’opportunità di valutare meglio le proprie azioni e le reazioni dell’altro, aprendo la porta a una maggiore comprensione di sé e della dinamica relazionale. La domanda “cosa avreste fatto al mio posto?” invita a considerare l’importanza del dialogo aperto e dell’espressione onesta dei propri sentimenti e aspettative, anche nelle fasi iniziali di una relazione, per prevenire malintesi e costruire una base di comunicazione solida.

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