Fonte: Pexels
Una punta di freccia di 2800 anni fa trovata nel sito di Morigen, in Svizzera, è stata forgiata con materiale proveniente dallo spazio. La punta è fatta con il ferro ricavato da un meteorite.
La freccia è stata identificata nell’ambito di una ricerca su antichi manufatti di ferro meteoritico condotta dal geologo Beda Hofmann, del Museo di Storia Naturale di Berna e dall’Università di Berna in Svizzera. Il ferro puro in epoca preistorica scarseggiava ma gli uomini utilizzavano spesso quello presente sulle rocce arrivate dallo spazio.
I meteoriti composti da ferro sono quelli più comuni sulla Terra poiché riescono a superare l’attrito dell’atmosfera e a non disintegrarsi del tutto. I componenti presenti sulle rocce spaziali sono in genere ferro, piccole quantità di nichel e tracce di altri metalli. Si pensa che quasi tutti gli strumenti e le armi in ferro dell’Età del Bronzo siano stati realizzati con ferro meteoritico. La maggior parte di questi manufatti sono stati trovati in Medio Oriente, Egitto e Asia, mentre relativamente pochi sono quelli rinvenuti in Europa.
Il sito preistorico dove è stata trovata la freccia prosperò durante l’Età del Bronzo, tra l’800 e il 900 a. C. circa e si trovava a breve distanza dal campo di Twannberg disseminato di frammenti di ferro proveniente da una roccia caduta migliaia di anni prima. Il manufatto misura 39,3 mm di lunghezza e pesa solo 2,9 grammi. Ha tracce di residui organici, che i ricercatori pensano sia probabilmente catrame di betulla usato per far aderire la punta ad un’asta.
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Nonostante la composizione del materiale sia quella proveniente da un meteorite, gli studiosi hanno rilevato che non si tratta del ferro presente nel campo di Twannberg, bensì di quello rinvenuto a Kaaliiary, in Estonia, a 1600 chilometri di distanza da Morigen. I ricercatori hanno quindi ipotizzato una fitta rete commerciale tra Oriente e Occidente.
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