“Mi chiamo Giovanni e quella che voglio condividere pubblicamente è la conversazione avuta con mio fratello Domenico. La mia storia dimostra che è vero che i soldi dividono le famiglie, anche se è brutto è così, o almeno lo è stato per me… Noi eravamo una famiglia benestante in origine, ma quando mio padre mancò che noi figli eravamo poco più che adolescenti, la fortuna di famiglia se ne andò con lui. Io ho passato dei momenti davvero difficili, ho compiuto diversi sbagli, per cui ho pagato ampiamente. Però ad un certo punto ho conosciuto una ragazza, Sonia, che mi ha spinto a ritrovare il vero me stesso. Grazie a Sonia ho costruito la mia nuova famiglia e ho avviato un’azienda mia, in cui ho messo tutti i miei risparmi. La cosa ha avuto un grande successo quindi adesso posso dire di poter vivere senza far mancare nulla ai miei cari e aiutare gli amici. Quello che non è cambiato in meglio è stato il rapporto con i miei fratelli, che era pressoché inesistente quando ero povero e bisognoso di aiuto, e che è diventato insistente dopo che ho cominciato a fatturare bene. Io li ho aiutati per senso del dovere e della famiglia, ma ho notato che loro non chiedevano il mio aiuto, semplicemente lo pretendevano. Hanno cominciato a trattarmi come un bancomat a loro disposizione, a fare scelte irresponsabili pensando che era ovvio che sarei arrivato io ad occuparmene. Ora, la mia vita è comunque stressante perché lavoro, non ho vinto alla lotteria ma ho costruito da me la mia fortuna, e mi sono stufato di essere considerato come una sorta di Babbo Natale a cui mandare le letterine…”
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