L’Ikea è il peggior incubo di tutti i mariti: un appuntamento da evitare come la peste. E se invece vi dicessimo che uno di loro qui ha deciso persino di scattare le foto del suo matrimonio? Probabilmente non ci credereste, ma è tutto vero. La location è stata il punto vendita del celebre marchio svedese di Collegno, in provincia di Torino. Tra un divano e una cucina, ecco che sono stati realizzati gli scatti “perfetti” per l’album delle nozze. L’idea è stata del fotografo Peter Lanz che ha proposto a Paolo e Sonia di realizzare il loro servizi all’interno del negozio di mobili e articoli per la casa.
Il motivo? Semplicemente perché è “un po’ fuori dagli schemi e a un matrimonio devo divertirmi”. Lanz ha aggiunto: “Ovvio che non sono servizi che propongo a tutti perché c’è chi vuole il matrimonio tradizionale, ma c’è anche chi vuole qualcosa di diverso”. E così è stato per Paolo e Sonia, una coppia di sposi che ha deciso che Ikea fosse il set perfetto per immortalare il giorno più importante della loro vita amorosa.
Ma Lanz ha promesso che questa location insolita è solo la prima di una lunga serie. “Ho altre quattro o cinque location strane da proporre ai miei sposi. È un percorso che sta piacendo tanto perché il mondo è omologato e se proponi qualcosa di diverso superi la monotonia”. Bocche cucite per il momento sugli altri luoghi, per cui concentriamoci meglio sul “progetto Ikea”. Si è trattato di un servizio complesso da realizzare, in quanto il negozio era aperto e funzionante, dunque si è dovuto prestare attenzione a non riprendere minori e rispettare gli altri clienti intenti nei loro acquisti.
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E a quanto pare l’idea piace, dato che un’altra coppia di sposi, vedendo le foto all’Ikea, avrebbe contattato il fotografo con l’intenzione di andare oltre le classiche consuetudini. “Il mondo wedding è molto omologato, sempre le solite pose e foto. Io ho voluto fare una cosa diversa. Molti ci hanno fermato perché pensavano fosse uno spot. Addirittura le commesse dell’Ikea hanno voluto fare un selfie con gli sposi. Era la reazione che volevo provocare io”. Anche Paolo e Sonia ne sono rimasti entusiasti, cosa fondamentale: “Non hanno smesso di ridere da quando sono entrati a quando siamo usciti”.
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