Torino, fingono un rapimento per festeggiare un addio al celibato: non finisce bene

Finto rapimento nella provincia di Torino, ma era un addio al celibato

Nella provincia di Torino è stato organizzato un finto rapimento per celebrare un addio al celibato
Un gruppo armato mascherato, con bandiere dell’ISIS, ha caricato un uomo legato su un furgone, spaventando gli ignari residenti
Un anziano che osservava dalla finestra ha avuto un malore e ha richiesto l’intervento dei sanitari
Le autorità, tra cui i Carabinieri di Moncalieri, sono intervenute rapidamente, installando posti di blocco per prevenire la fuga del furgone
Dopo un’indagine, è stato scoperto che si trattava di uno scherzo di cattivo gusto e i nove responsabili sono stati denunciati per aver causato un allarme ingiustificato

In provincia di Torino, precisamente in via Diaz a Trofarello, si è verificato un avvenimento insolito per festeggiare un addio al celibato in modo “originale”: un finto rapimento. Secondo quanto riportato dai media locali, lo scorso sabato 24 giugno 2023, alcuni residenti ignari hanno assistito a uno spettacolo convincente che ha causato un forte spavento a un anziano presente alla finestra, tanto da procurargli un malore che ha richiesto l’intervento dei soccorsi.

L’incidente ha attirato l’attenzione delle autorità, che hanno prontamente inviato una considerevole squadra di Carabinieri dalla compagnia di Moncalieri. La strada è stata rapidamente riempita di agenti e sono stati installati dei punti di blocco per evitare la fuga del furgone coinvolto.

Nove denunce

Dopo un’attenta indagine, i militari sono riusciti a individuare il furgone parcheggiato di fronte alla casa di uno dei nove organizzatori del crudele scherzo. All’interno del veicolo, è stato trovato un uomo di circa trent’anni ancora legato e imbavagliato, che non aveva ancora compreso che tutto ciò faceva parte di uno scherzo di cattivo gusto organizzato per il suo addio al celibato. I nove individui responsabili del finto rapimento, residenti tra Torino, Moncalieri e Trofarello, sono stati denunciati per aver causato un allarme ingiustificato.

Durante le perquisizioni, sono stati confiscati tre fucili softair privi del tappo rosso, diverse giacche militari, numerosi passamontagna e caschi neri con visiera oscurata, sette abiti che richiamano l’abbigliamento dei fondamentalisti islamici e diverse bandiere.