“Sono Silvio, grazie di avermi concesso questo spazio, ma devo assolutamente avere la vostra opinione. Ho 31 anni, sono in dirittura d’arrivo per andare a convivere con la mia ragazza, Vera, e sono piuttosto felice di questo passo importante sia nella nostra relazione che nella mia vita. Ho un buon lavoro con il quale mi posso mantenere, ma di certo non sono uno ricco che può permettersi di spendere un sacco di soldi in cose che possono perfettamente essere evitate. Ovviamente quando io e lei vivremo insieme dovremo dividerci determinate spese, ma ce n’è una che io so già combatterò tanto per farle eliminare. So che magari risulterò un po’ pedante per come mi pongo e cosa le ho detto e le ho lanciato delle frecciatine piuttosto acide, date anche dallo sconforto e dallo stress accumulato, ma io ci tengo veramente che lei possa migliorare e che non commetta sempre gli stessi errori, soprattutto nell’economia della casa. Se uno ha un vizio, non dovremmo cercare di fare smettere quella persone per il quieto vivere? Cosa avrei dovuto fare se non affrontarla?”
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Un nostro fan, Silvio, ha deciso di condividere una situazione per avere un’opinione. Ha 31 anni ed è in procinto di andare a convivere con la sua ragazza, Vera. È molto felice di questo passo importante sia per la loro relazione che per la sua vita. Silvio ha un buon lavoro che gli permette di mantenersi, ma non è ricco e non può permettersi di spendere molti soldi in cose evitabili.
Quando lui e Vera vivranno insieme, dovranno dividersi alcune spese, ma ce n’è una in particolare che Silvio sa già che combatterà per eliminare. Sa di poter risultare pedante per come si pone e per le frecciatine piuttosto acide che ha lanciato, influenzate dallo sconforto e dallo stress accumulato. Tuttavia, tiene molto al fatto che Vera possa migliorare e che non commetta sempre gli stessi errori, specialmente riguardo l’economia domestica.
Silvio si chiede se, quando una persona ha un vizio, non sia doveroso cercare di farla smettere per il quieto vivere. Si domanda cosa avrebbe dovuto fare se non affrontarla direttamente, ritenendo di avere a cuore il loro benessere comune.
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