Le ferie segrete

“Mi chiamo Monia e oggi voglio raccontarvi di come è difficile farsi dire la verità anche quando è palese che qualcuno nasconda qualcosa. Il mio “qualcuno” in questo caso è Davide ( e se leggi, mio caro, non me ne frega niente). Il nostro caro Davide, fidanzato modello, amato dalla mia famiglia e dai miei amici, osannato dai suoi genitori e da chiunque, ha fatto il monello.Una sera, la sottoscritta (povera scema) ha deciso di andare a trovarlo sul posto di lavoro dopo essere rientrata da un’uscita con le amiche. Il nostro eroe lavora di notte una volta a settimana e io volevo fargli un piccolo pensiero. Indovinate invece chi è stato a fare una bella sorpresa??? DAVIDINO! E come potevo fare a farmi dire la verità da Davidino??? Prendendo in ostaggio quello che ama di più: i suoi giochetti della PlayStation, i suoi Joystick e via dicendo. Non c’è niente da fare, con certa gente il dialogo non serve a niente. Ciao Davide, spero che tu stia leggendo e che ti possa vergognare qui, davanti a tutti!”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

Monia racconta la sua frustrazione nel cercare di ottenere la verità da qualcuno che chiaramente nasconde qualcosa. Quel “qualcuno” è Davide, il suo fidanzato. Davide, considerato un fidanzato modello, amato dalla famiglia di Monia e dai suoi amici, e osannato dai suoi genitori e da tutti quelli che lo conoscono, ha fatto qualcosa di scorretto.

Una sera, Monia, rientrata da un’uscita con le amiche, ha deciso di fare una sorpresa a Davide andando a trovarlo sul posto di lavoro. Davide lavora di notte una volta a settimana, e Monia voleva fargli una piccola sorpresa. Tuttavia, è stata lei a ricevere una sorpresa inaspettata. Quando è arrivata sul posto di lavoro, ha scoperto che Davide non era lì come avrebbe dovuto essere.

Monia ha subito capito che Davide stava nascondendo qualcosa, ma ottenere la verità da lui si è rivelato difficile. Davide ha cercato di svicolare e di non ammettere nulla, rendendo Monia sempre più frustrata. Determinata a farlo confessare, Monia ha deciso di prendere misure drastiche. Ha preso in ostaggio ciò che Davide ama di più: i suoi giochi della PlayStation e i suoi joystick. Sapeva che solo toccando ciò a cui lui tiene veramente avrebbe potuto farlo parlare.

Monia sottolinea come, con alcune persone, il dialogo non serva a niente. Davide non avrebbe mai confessato spontaneamente, e solo un atto di forza ha potuto smuoverlo. Questa esperienza ha lasciato Monia amareggiata e delusa, non solo per l’azione di Davide, ma anche per la difficoltà nel farsi dire la verità.

Infine, Monia spera che Davide legga il suo racconto e si vergogni pubblicamente per il suo comportamento. La sua storia è un avvertimento per chiunque si trovi in una situazione simile: a volte, le parole non bastano e bisogna agire in modo deciso per ottenere la verità. Monia si augura che condividere la sua esperienza possa aiutare altri a riconoscere quando è il momento di smettere di cercare di dialogare e prendere invece misure più forti per proteggere se stessi e ottenere giustizia.

Share