Davvero fare l’amore rende più felici?

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Davvero fare l’amore rende più felici?

| 05/07/2024
Fonte: Pexels

Ecco i risultati di uno studio

  • Una ricerca della Carnegie Mellon University suggerisce che aumentare la frequenza dei rapporti intimi non necessariamente porta a una maggiore felicità
  • Lo studio ha coinvolto 128 individui sposati, divisi in due gruppi, uno senza istruzioni specifiche e l’altro con l’indicazione di raddoppiare i rapporti settimanali
  • Le coppie che hanno aumentato la frequenza hanno riportato una lieve ma significativa diminuzione della felicità, oltre a un calo del desiderio e del piacere.
  • La ricerca sottolinea che la spontaneità e il desiderio personale sono cruciali per mantenere l’intimità e il piacere, contrastando l’effetto negativo dell’imposizione
  • Secondo gli esperti, la qualità dell’intimità è più importante della quantità, incoraggiando le coppie a creare un ambiente che stimoli il desiderio per un’esperienza più gratificante e felice

 

Quante volte abbiamo sentito dire che fare l’amore è sinonimo di felicità? Tuttavia recenti ricerche suggeriscono che questa affermazione potrebbe non essere sempre vera. Uno studio condotto dalla Carnegie Mellon University ha dimostrato che aumentare la frequenza dei rapporti intimi non necessariamente porta a una maggiore felicità, anzi, potrebbe avere l’effetto opposto. I ricercatori hanno esaminato il legame tra frequenza sessuale e felicità coinvolgendo 128 individui sani, di età compresa tra 35 e 65 anni, tutti parte di coppie eterosessuali sposate. I partecipanti sono stati divisi casualmente in due gruppi: il primo non ha ricevuto istruzioni specifiche sulla frequenza dei rapporti, mentre al secondo gruppo è stato chiesto di raddoppiare il numero di rapporti settimanali.

Durante lo studio, ai partecipanti sono state poste domande quotidiane riguardanti la loro salute, felicità e piacere a livello intimo. I risultati hanno rivelato che le coppie a cui era stato chiesto di aumentare i rapporti hanno sperimentato una lieve ma significativa diminuzione della felicità. Inoltre queste coppie hanno riportato un calo del desiderio e del piacere derivante. La diminuzione della felicità non era direttamente collegata all’aumento dei rapporti, ma piuttosto al fatto che fosse stato loro imposto di farlo. La spontaneità e il desiderio personale giocano un ruolo cruciale nel mantenere l’intimità e il piacere. Quando l’attività diventa un compito o un obbligo, perde gran parte del suo fascino e della sua capacità di generare felicità.

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La qualità dell’intimità è più importante della quantità

Tamar Krishnamurti, uno dei progettisti dello studio, ha suggerito che invece di concentrarsi sull’aumento della frequenza per raggiungere i livelli sperimentati all’inizio di una relazione, le coppie dovrebbero creare un ambiente che stimoli il desiderio. Questo approccio rende l’attività a letto più piacevole e gratificante. In altre parole, la qualità dell’intimità è più importante della quantità. Sebbene dunque fare l’amore possa contribuire alla felicità e al benessere generale, forzarne la frequenza può avere effetti negativi. Le coppie dovrebbero invece lavorare per mantenere viva la scintilla del desiderio e creare momenti di intimità genuini e spontanei. Questo approccio non solo aumenta il piacere, ma contribuisce anche a una relazione più felice e soddisfacente.

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