A Viareggio, nella chiesa di Sant’Andrea, si è verificato un episodio sconcertante che ha suscitato l’indignazione dei fedeli presenti. Nel pomeriggio del 12 maggio, poco prima della messa domenicale, una coppia di trentenni italiani si è appartata vicino a un confessionale, iniziando a scambiarsi effusioni che ben presto sono degenerate in atti intimi. Secondo i testimoni, i due sembravano in condizioni psicofisiche alterate, probabilmente a causa dell’abuso di alcol.
La scena non è passata inosservata ai fedeli che stavano entrando in chiesa per la messa. Notando l’atteggiamento inequivocabile della coppia, hanno immediatamente segnalato l’accaduto al parroco. Quest’ultimo, preoccupato per il decoro del luogo sacro, ha prontamente chiamato la polizia. Gli agenti sono intervenuti rapidamente, interrompendo le attività della coppia e portandoli in commissariato per l’identificazione.
L’episodio ha provocato un forte scalpore nella comunità locale, non solo per la natura degli atti compiuti, ma anche per il luogo in cui sono avvenuti. La chiesa di Sant’Andrea, situata nel cuore di Viareggio, è un luogo di culto aperto a tutti, il che ha reso ancora più grave il comportamento della coppia. Dopo essere stati identificati, i due sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico e vilipendio alla religione. Questo episodio ha acceso un dibattito sulla necessità di garantire maggiore sicurezza e rispetto nei luoghi di culto. Molti fedeli hanno espresso la loro indignazione, sottolineando come sia fondamentale preservare la sacralità degli spazi religiosi.
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Alcuni hanno proposto l’installazione di sistemi di sorveglianza per prevenire simili episodi in futuro, mentre altri hanno auspicato una maggiore sensibilizzazione della popolazione sul rispetto dovuto ai luoghi sacri. La vicenda ha richiamato anche l’attenzione dei media, contribuendo a diffondere la notizia a livello nazionale. Non è la prima volta che si verificano episodi di irriverenza nei confronti dei luoghi di culto, ma questo caso ha colpito particolarmente per la sua natura plateale e il momento in cui è avvenuto, proprio prima di una celebrazione liturgica.
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