Tutti i falsi miti da sfatare sul cervello

Le leggende metropolitane sul cervello: ecco quali sono e perché sono false

 

Il cervello è un vero e proprio capolavoro del corpo umano: qui si annidano i segreti della memoria, della coscienza, dell’intelligenza e numerose altre prodigiose capacità. Spesso, però, questo organo è oggetto di leggende metropolitane. Pronti a scoprire quali sono i falsi miti sul cervello più diffusi? Sfatiamoli insieme.

Avete sentito anche voi la famosa teoria secondo cui useremmo solo il 10% delle nostre capacità cerebrali? Si tratta di una suggestione che ha ispirato anche numerosi film, che hanno contribuito alla sua diffusione. Falso, falsissimo, a maggior ragione se si considera che dal punto di vista energetico ed evolutivo questo organo è molto dispendioso. Per questo, sfruttare solo il 10% delle nostre cellule nervose sarebbe davvero uno spreco inutile e incomprensibile. Un altro falso mito riguarda il rapporto tra grandezza del cervello e intelligenza. No, in questo caso le dimensioni non contano. Basti pensare che quello umano pesa in mesa 1360 grammi, contro i 7800 di un capodoglio.

Dalle funzionalità degli emisferi alla memoria: i falsi miti duri a morire

Una leggenda metropolitana sul cervello decisamente dura a morire riguarda la rigida specializzazione dei due emisferi: il sinistro sarebbe associato alla logica e alla razionalità, mentre il destro alla creatività e all’immaginazione. In realtà, recenti studi di imaging cerebrale hanno messo in luce che entrambi gli emisferi partecipano in compiti verbali, matematici e creativi, poiché sono fortemente interconnessi tra loro.

L’alcol brucia i neuroni: vero o falso? No, una sbronza non stermina le nostre cellule cerebrali. Questa leggenda metropolitana nasce dall’effetto transitorio provocato dall’alcol sui dendriti, ovvero le parti terminali dei neuroni, responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi. La compromissione temporanea del loro funzionalità può causare, ad esempio, la difficoltà a mantenere l’equilibrio o i movimenti rallentati, tipicamente osservabili in chi ha alzato il gomito.

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Non ci resta che sfatare un ultimo mito. Possiamo davvero allenare la nostra memoria, ricorrendo ad esempio alla settimana enigmistica per stimolare le facoltà mentali? La risposta è no: questo non migliorerà la nostra capacità di ricordare, né aumentarà la nostra intelligenza. Mantenere uno stile di vita attivo e curioso, però, ci proteggerà dal declino cognitivo.

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