Ex dipendente afferma: “Google è controllato da una setta”

Google e la setta: le rivelazioni shock di un ex dipendente

 

Secondo le recenti dichiarazioni di un ex dipendente, anche Google lavorerebbe “nell’ombra”. Dopo anni di speculazioni riguardanti la famosa azienda informatica, arriva una rivelazione esplosiva da parte di Kevin Lloyd, ex videomaker per la società statunitense. Lloyd ha raccontato al New York Times di una situazione inquietante all’interno di Google, dove avrebbe scoperto l’esistenza di una vera e propria “setta” operante nella compagnia.

La setta che “comanda” l’unità Google Developer Studio

Kevin Lloyd ha rivelato che la sezione GDS (Google Developer Studio), responsabile della produzione di filmati aziendali, sarebbe gestita da un gruppo religioso. Secondo Lloyd, questo gruppo ha una notevole influenza sull’intero team. La setta, identificata come “Fellowship of Friends” (Compagnia degli Amici), è stata fondata dallo scrittore Robert Earl Burton nel 1970 in California. La Fellowship promuove diversi ideali controversi, tra cui la previsione di una imminente fine del mondo e la svalutazione della figura femminile.

Lloyd, frustrato dalle richieste del gruppo religioso durante il suo periodo di impiego, aveva segnalato la drammatica situazione ai vertici aziendali. Tuttavia, il risultato delle sue denunce fu un licenziamento immediato, avvenuto nel febbraio 2021. L’ex dipendente ha specificato che all’interno del reparto GDS sarebbero presenti dodici membri di spicco della setta, inclusi alti dirigenti come Peter Lubbers, un membro storico della Fellowship.

La Fellowship of Friends e la sua influenza su Google

Lloyd ha anche rivelato che i membri della setta occuperebbero spesso posizioni di rilievo all’interno dell’azienda e negli eventi organizzati da Google, beneficiando di notevoli agevolazioni nelle assunzioni. Oltre a questo, Google avrebbe finanziato diverse opere destinate alla sede principale della setta, come l’acquisto di un impianto stereo di ultima generazione.

Le affermazioni di Lloyd sollevano molte domande sull’etica e sulla trasparenza all’interno di una delle più grandi aziende tecnologiche del mondo. Se le accuse dovessero essere confermate, la presenza di una setta all’interno di Google potrebbe avere implicazioni significative per la reputazione e le operazioni della società.

Le dichiarazioni di Lloyd hanno scosso l’opinione pubblica e suscitato un ampio dibattito su come le credenze personali e le organizzazioni esterne possano influenzare l’ambiente di lavoro in grandi corporazioni. L’accusa che Google stia finanziando attività legate a una setta religiosa è particolarmente preoccupante, considerando l’enorme potere e influenza dell’azienda a livello globale.

Inoltre, se davvero i membri della Fellowship of Friends godono di privilegi speciali e occupano posizioni chiave all’interno di Google, ciò potrebbe rappresentare una grave violazione dei principi di meritocrazia e parità di opportunità che dovrebbero guidare le politiche di assunzione e promozione in qualsiasi azienda.

Questa situazione potrebbe portare a indagini interne approfondite e forse anche a controlli esterni da parte delle autorità competenti. È fondamentale che le aziende mantengano un ambiente di lavoro libero da influenze esterne e religiose che possano compromettere l’integrità e l’equità delle loro operazioni.

Le rivelazioni di Lloyd potrebbero anche avere un impatto duraturo sulla percezione pubblica di Google. La fiducia dei consumatori e dei partner commerciali è essenziale per qualsiasi azienda, e un’accusa così grave potrebbe danneggiare irrimediabilmente la reputazione della compagnia.

Infine, queste rivelazioni sollevano importanti questioni etiche su come le credenze personali dei dipendenti possano influenzare il loro lavoro e l’ambiente di lavoro in generale. Le aziende devono essere vigili nel garantire che le convinzioni personali dei dipendenti non interferiscano con le loro responsabilità professionali e che tutti i dipendenti siano trattati equamente e con rispetto, indipendentemente dalle loro affiliazioni personali.

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