Anche i gatti, nel loro piccolo, si danno da fare. E se “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”, ci sono anche felini che si cacciano in situazioni al limite dell’immaginazione. Un esempio? Ecco una storia che vi lascerà a bocca aperta.
Il misfatto (o dovremmo dire mis-gatto) si è svolto in Sri Lanka. Qui un apparentemente innocuo gattino è stato sorpreso mentre “trafficava” droga, carte sim e un chip di memoria. Un vero e proprio infiltrato. E se pensiamo che i gatti vivano almeno 7 vite, aveva già una bella carriera avviata.
Il gatto-trafficante è stato, poi, catturato con il malloppo e trattenuto nella prigione dello Sri Lanka da cui è riuscito ben presto a fuggire. Insomma, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Perché per quanto possano essere curiosi, questi animaletti riescono a divincolarsi molto facilmente da qualsiasi restrizione.
Del resto non è la prima volta che in carcere ci siano movimenti sospetti. Negli ultimi tempi, in Sri Lanka era stato segnalato un aumento di casi in cui i detenuti cercavano di scambiarsi pacchetti di droga e telefoni cellulari. Ma la trovata del gatto in gattabuia, beh, le batte tutte.
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Ora non è difficile immaginare che userà questa esperienza per farsi rispettare da gatti e topi del quartiere. Un’avventura del genere non si cancella facilmente: chiunque oserà sfidare l’impavido micio, avrà decisamente una bella gatta da pelare. Chissà se il felino, pentito per i suoi misfatti, si rifarà una vita. O magari qualcuna in più.
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