Gli atti di generosità fanno bene solo a chi li riceve? In realtà no: essere altruisti, infatti, ha numerosi benefici evidenziati dalla scienza. In primo luogo, gli studi hanno messo in evidenza che fare del bene al prossimo in maniera totalmente disinteressata è in grado di scatenare una potente sensazione chimica a livello cerebrale.
I gesti atruistici, in particolare, stimolano il rilascio di ormoni associati a sensazioni piacevoli di gioia e gratificazione. Senza contare, poi, che questi atti di generosità contribuiscono a rafforzare l’immagine che abbiamo di noi stessi come persone empatiche, gentili e sensibili, consolidando una visione positiva che aumenta l’autostima. Inoltre, dal punto di vista sociale, essere altruisti ci fa apparire persone ammirabili agli occhi degli altri, da cui riceviamo approvazione e accettazione.
Fare del bene senza aspettarsi nulla in cambio, quindi, è un atto che presenta una serie di vantaggi a livello chimico, psicologico e sociale. Questo assunto, del resto, è il cuore della teoria dell’altruismo reciproco del biologo Trivers, secondo cui la generosità ripaga anche in termini di vicendevolezza: le persone con cui siamo state gentili saranno portate a loro volta ad aiutarci nel momento del bisogno.
Altruisti si nasce o si diventa? Non è facile determinare se questa caratteristica sia presente negli esseri umani sin dalla nascita, distribuita in proporzioni differenti a seconda degli individui, o se si sviluppi nell’interazione con lo specifico ambiente di appartenenza. Impegnarsi a essere più altruisti, però, è possibile.
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Per farlo, dovremo necessariamente allenarci a metterci nei panni delle altre persone, sviluppando la dote dell’empatia, che consente di sperimentare ciò che gli altri provano secondo il loro punto di vista, senza lasciarci sopraffare dai loro sentimenti. Prestare ascolto, mostrarsi attenti e comprensivi nei confronti del prossimo è un’ottima strategia per diventare più generosi, poiché ci aiuta a capire i bisogni di chi abbiamo davanti e, nel limite dei nostri desideri e delle nostre possibilità, a tendere loro una mano.
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