Nel 2012 nella foresta di Umea, in Svezia, Peter Skyllberg rimase bloccato nella sua auto ricoperta di neve, con una temperatura esterna di -30 °C
- Peter Skyllberg, uno svedese di 44 anni, nel 2012 fu salvato dopo essere rimasto 60 giorni senza cibo nella sua auto ricoperta di neve
- L’uomo era rimasto bloccato e la neve aveva ricoperto l’auto producendo un effetto igloo che gli ha salvato la vita
- Nonostante Skyllberg non avesse cibo, riuscì a bere costantemente la neve sciolta e a restare in auto ad una temperatura sopra lo zero
- Il calore necessario alla sopravvivenza gli era fornito dal metabolismo del corpo, seppure ridotto al minimo
- La neve ha proprietà isolanti e fornisce una barriera termica, allo stesso modo degli igloo in cui si rifugiano gli eschimesi
Dodici anni fa fece il giro del mondo la storia di Peter Skyllberg, sopravvissuto per due mesi dentro la sua auto ricoperta di neve. L’uomo riuscì a salvarsi, nonostante non avesse mangiato per circa 60 giorni, grazie all’effetto igloo che aveva reso possibile la sopravvivenza all’interno dell’auto.
Le proprietà isolanti della neve
L’effetto igloo è lo stesso per cui gli eschimesi si rifugiano all’interno di costruzioni di ghiaccio per ripararsi dalle rigide temperature polari. Il fenomeno è determinato dalle proprietà isolanti della neve che crea una barriera termica. La temperatura interna, in questo modo, rimane relativamente stabile, anche in condizioni esterne estremamente fredde.
Nel 2012 Peter Skyllberg, un uomo svedese di 44 anni, uscì fuori strada con l’auto e rimase bloccato nel profondo della foresta a Umea, in Svezia. Nevicava molto e, in poco tempo, la macchina fu sommersa dalla neve. Skyllberg in auto aveva un sacco a pelo che lo aiutò a difendersi dal freddo, e la neve fece il resto, offrendogli due elementi essenziali per la sopravvivenza. Nonostante l’uomo non avesse cibo con sé e rimase digiuno per tutto il tempo, la neve gli fornì l’acqua da bere e mantenne l’abitacolo dell’auto isolato, fornendo protezione dalle temperature esterne che potevano arrivare anche a -30° C.
Gli igloo degli eschimesi
Sessanta giorni dopo la sua scomparsa, due persone su motoslitte passarono davanti all’auto sepolta ma pensarono che fosse abbandonata. Quando pulirono il finestrino e guardarono dentro, videro che qualcosa si muoveva e allertarono i servizi di emergenza. All’epoca medici ed esperti affermarono che l’uomo era riuscito a sopravvivere per un così lungo tempo solo grazie all’effetto igloo creato dalla neve sull’auto.
Anche in mezzo a temperature sotto zero, gli igloo possono essere sorprendentemente accoglienti all’interno perché il calore interno (fornito dal calore corporeo o anche da un fuoco o da una stufa) viene mantenuto grazie all’isolamento fornito dalle pareti. Un piccolo fuoco all’interno dell’igloo non ne determina lo scioglimento poiché l’aria raffredda velocemente a contatto con le pareti di ghiaccio, non riuscendo ad intaccarle. Se il calore aumenta e lo strato interno del ghiaccio comincia a sciogliersi, le rigide temperature esterne lo ricongelano.
Il calore prodotto dal metabolismo
Nel caso di Skyllberg la fonte di calore era il suo metabolismo, anche se minimo. Il calore corporeo è prodotto attraverso processi metabolici mediante i quali il corpo converte il cibo in energia e, come sottoprodotto, viene generato calore. Poiché l’uomo non mangiava da settimane, il suo metabolismo era molto lento, eppure produceva ugualmente abbastanza calore da tenerlo in vita, come una piccola candela al buio. Sebbene la protezione dell’auto gli avesse impedito di congelare, la sua temperatura corporea era scesa a 31 °C, quando quella di una persona sana è di 37 °C e l’ipotermia si riscontra in genere a circa 35 °C.
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Skyllberg fu fortunato e le sue condizioni richiesero solo un trattamento in un reparto ordinario dell’ospedale. Tuttavia, la sua storia è davvero notevole, non solo per le temperature eccezionalmente basse, ma anche per la straordinaria quantità di tempo che il suo corpo riuscì a resistere in un ambiente estremo.
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- https://www.iflscience.com/igloo-effect-how-a-swedish-man-survived-in-a-snowed-in-car-for-60-days-77171
- https://www.theguardian.com/world/2012/feb/19/man-trapped-snowed-car-hospital
- https://www.huffpost.com/entry/igloo-effect_n_1295561