“Mi chiamo Antonio e sono papà di tre figli, due femmine e un maschio. Le ragazze non mi hanno mai preoccupato davvero, una lavora e l’altra va all’università. Sono molto indipendenti ma ci sentiamo tutti i giorni, perché siamo una famiglia molto legata. Per me è sempre stato più facile educare le ragazze piuttosto che l’unico figlio maschio, che poi è Andrea, il più piccolo. La mamma è sempre stata più in gamba di me con lui, lo ha sempre capito e supportato (e sopportato molte volte). Però adesso è un adolescente, e il rapporto con mamma non funziona più come prima. Invece stranamente sembra dare più retta a me, invece che fare il contrario di quello che dico. In questi ultimi tempi Andrea non parlava, teneva il muso spesso, ed era di cattivo umore, soprattutto da quando ha preso a frequentare una cerchia di ragazzi che proprio non piacevano, a noi soprattutto ma in fondo credo neanche a lui. Allora appena ho avuto l’occasione ho detto tutto quello che credevo potesse servirgli. Non abbiate mai paura di cercare il dialogo con i vostri figli, specie se adolescenti. Il più delle volte vi andranno contro, è il loro mestiere di adolescenti dopo tutto, ma voi dovete essere sempre il loro miglior esempio, la loro guida in caso di crisi, soprattutto di valori. Quindi questo è un messaggio a tutti i genitori che si trovano nella mia situazione: non mollate, educate al rispetto, sempre e con ogni mezzo possibile.”
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Un nostro fan, Antonio, ha condiviso la sua esperienza come padre di tre figli: due femmine e un maschio. Le figlie, una lavoratrice e l’altra studentessa universitaria, lo rendono orgoglioso per la loro indipendenza e maturità. Nonostante ciò, la famiglia è molto unita e si sente quotidianamente, un aspetto che Antonio considera fondamentale.
La vera sfida, però, è sempre stata crescere il figlio più piccolo, Andrea, ora adolescente. Antonio ammette che, in passato, la madre è sempre stata più brava di lui nel comprenderlo e supportarlo, ma con l’adolescenza questo equilibrio è cambiato. Andrea ha iniziato ad allontanarsi dalla madre e, in modo inatteso, a dare più ascolto al padre. Antonio racconta che negli ultimi tempi Andrea era spesso di cattivo umore, riservato e distante, un comportamento che attribuisce anche all’influenza di un gruppo di amici che né lui né la madre approvavano, e che probabilmente neanche il ragazzo stesso trovava veramente positivo.
Approfittando di un’occasione favorevole, Antonio ha deciso di affrontare la situazione e parlare apertamente con Andrea. Ha scelto il dialogo come strumento per cercare di orientarlo e aiutarlo a riflettere sulle sue scelte. Rivolgendosi a tutti i genitori che affrontano sfide simili, Antonio sottolinea l’importanza di non avere paura di parlare con i propri figli, soprattutto in età adolescenziale, quando possono sembrare più distanti e ostili.
Secondo Antonio, il compito di un genitore è essere sempre un punto di riferimento, un esempio e una guida, specialmente nei momenti di crisi o confusione. Conclude il suo messaggio invitando altri genitori a non mollare mai e a continuare a educare i figli al rispetto, perseverando nonostante le difficoltà, perché il dialogo e i valori rimangono fondamentali.
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