Due ruote e un bel sorriso

“Mi chiamo Pier, ho 22 anni e qualche anno fa ho pensato bene di rompermi il collo e finire su una sedia a rotelle. Avevo 16 anni ancora da compiere…e no, non è stato facile. Ma ho avuto vicino una famiglia fantastica che mi ha aiutato tantissimo e mi ha messo a disposizione ogni mezzo per farcela. Così sono venuto su abbastanza bene, mi reputo un bel ragazzo, ma un po’ maleducato perché non mi alzo in piedi davanti a una signora! Lo humor è quello che mi ha aiutato ad andare avanti e scherzo molto sulla mia condizione. Preferisco scherzarci io e ridere insieme agli altri, piuttosto che diventare oggetto di qualche presa in giro.
Perché? C’è chi prende in giro i disabili? Oh sì, miei cari. C’è anche questo esempio di uomo o donna. Ma veniamo al punto che non siete certo qui per leggere la mia biografia. All’inizio di giugno, nel centro che frequento per la fisioterapia costante che devo fare, è arrivata una tirocinante che era letteralmente la ragazza più bella che io avessi mai visto. Mi sembrava che la simpatia fosse reciproca, ma io sono un po’ bloccato dalla mia sedia in queste cose. La vedo sempre come un ostacolo nelle relazioni sentimentali. Anche perché mi è capitato di essere rifiutato per questo motivo. Così ho aspettato che il tirocinio finisse e a settembre l’ho ricontattata per chiedere come stesse (sì, almeno il numero ero riuscito a farmelo dare con una scusa ;)) e mi sono deciso a chiederle di uscire. Ed ecco come è andata.
In questa storia c’è una morale importante e mi andava di condividerla con più persone possibili. Un abbraccio a tutti!”

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Pier, 22 anni, racconta un’esperienza personale che ha segnato profondamente la sua vita. A quasi 16 anni, un incidente lo ha costretto su una sedia a rotelle, un cambiamento drammatico che ha affrontato con il sostegno della sua famiglia. Nonostante le difficoltà, Pier è cresciuto bene, sviluppando un forte senso dell’umorismo, che lo aiuta a scherzare sulla sua condizione e a superare situazioni difficili.

A inizio giugno, mentre frequentava un centro per la fisioterapia, ha incontrato una tirocinante che ha descritto come la ragazza più bella che avesse mai visto. Sembrava esserci una simpatia reciproca, ma Pier, bloccato dalla sua sedia a rotelle, ha sempre visto questa come un ostacolo nelle relazioni sentimentali. Ha già sperimentato il rifiuto a causa della sua condizione, cosa che lo ha reso cauto. Dopo aver atteso la fine del tirocinio, Pier ha ricontattato la ragazza a settembre, trovando il coraggio di chiederle di uscire.

Condivide la conversazione che ne è seguita, spiegando che c’è una morale importante nella sua storia e che desidera condividerla con il maggior numero di persone possibile. Pier conclude con un abbraccio a tutti, mostrando la sua volontà di raccontare la propria esperienza e di ispirare altre persone a non arrendersi di fronte alle difficoltà.

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