Dormire in camere separate rende le coppie più felici: c’è la conferma dello sleep divorce

Il 24% delle coppie ha trovato benefici

 

Il ritorno alla pratica delle camere separate per le coppie negli Stati Uniti ha riportato in primo piano un dibattito antico quanto l’umanità stessa. Questa tendenza, risalente già al secolo scorso quando personaggi famosi ne facevano un uso comune, oggi viene rivalutata come una soluzione per migliorare la qualità della vita insieme. Il sonno diventa così una questione ideologica, evidenziando le differenze di abitudini e preferenze tra i partner.

Da un lato ci sono coloro i quali possono addormentarsi appena toccano il cuscino, mentre dall’altro ci sono quelli che faticano ad addormentarsi e trascorrono la notte leggendo o guardando film. La presenza dei figli nel letto matrimoniale è un altro punto di dibattito, con alcune coppie che preferiscono separare gli spazi fin da subito. La tendenza dei “divorzi del sonno” ha guadagnato popolarità negli ultimi anni, con il 24% delle coppie americane che afferma di aver trovato benefici dormendo in camere separate. L’aumento delle ricerche su Google e la diffusione dell’hashtag #sleepdivorce ne sono testimonianza.

È importante comunque avere rituali pre-sonno condivisi

Le ragioni pratiche per adottare questa soluzione non mancano: orari e abitudini diverse, insonnia causata dal russare del partner, sensibilità termiche differenti, solo per citarne alcune. La convivenza problematica durante le ore notturne può facilmente degenerare in una convivenza problematica cronica, quindi la scelta di dormire in camere separate o letti separati può effettivamente rivelarsi una soluzione strategica. Tuttavia è importante mantenere la connessione emotiva anche quando si dorme separati.

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L’adozione di rituali pre-sonno condivisi, come guardare un film insieme o praticare una meditazione, può aiutare a rafforzare il legame tra i partner e garantire che entrambi siano mentalmente preparati per il riposo. Il ritorno alle camere separate per le coppie riflette dunque la complessità delle relazioni umane e la necessità di trovare compromessi che rispettino le esigenze individuali di ciascun partner. Sebbene possa sembrare una soluzione non convenzionale, per molti può rappresentare un modo efficace per migliorare la qualità del sonno e della vita di coppia.

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