“Mi chiamo Sara, ho ventitré anni, da tre ho scoperto chi sono veramente. La faccio breve perché non c’è nessun mistero assurdo da scoprire: sono lesbica, non l’avevo mai capito fino a quando non sono uscita dal liceo, cioè quando ho incontrato la mia prima ragazza. Mamma e papà sono stati molto comprensivi e non mi hanno fatto nessuna scenata, anzi, mi hanno detto chiaro e tondo che vogliono solo vedermi felice, e io lo ero, mi sentivo finalmente nel posto giusto… non fosse che la mia prima ragazza non aveva le idee altrettanto chiare e mi ha scaricata dopo avermi detto che la nostra non era una relazione ma un “esperimento” durato qualche mese. E va beh, poteva capitare. Così, dopo un po’, ho incontrato la mia seconda ragazza, e ho pensato fosse vero amore; invece, quello che si dice di negativo dei ragazzi si può dire anche di certe ragazze, la mia ex mi tradiva con una collega e inventava scuse patetiche che meriterebbero di essere raccontate. Oggi invece sono qui per parlare del disagio che corre nelle app per incontri dedicate a noi “Lelle”. E anche qui bisogna sfatare il mito per cui solo gli uomini sarebbero in grado di mettere a disagio le donne e farle sentire vulnerabili.”
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Una nostra fan di nome Sara condivide la sua storia di vita e le sue esperienze amorose. Sara ha ventitré anni e ha scoperto di essere lesbica tre anni fa, dopo aver incontrato la sua prima ragazza post-liceo. La sua famiglia è stata molto comprensiva e l’ha sostenuta, desiderando solo la sua felicità. Sara si sentiva finalmente nel posto giusto, ma la sua prima relazione è finita bruscamente quando la ragazza le ha detto che la loro relazione era solo un “esperimento”.
Dopo un po’ di tempo, Sara ha incontrato la sua seconda ragazza e ha pensato di aver trovato il vero amore. Tuttavia, ha scoperto che la sua ex la tradiva con una collega e inventava scuse patetiche, dimostrando che anche tra le donne possono esserci comportamenti negativi simili a quelli che si attribuiscono ai ragazzi.
Sara ora parla del disagio che ha sperimentato sulle app di incontri dedicate alle donne lesbiche, chiamate anche “Lelle”. Vuole sfatare il mito che solo gli uomini siano in grado di mettere a disagio le donne e farle sentire vulnerabili. La sua esperienza sulle app di incontri l’ha portata a confrontarsi con situazioni spiacevoli e persone che non rispettano i confini e i sentimenti degli altri.
La storia di Sara evidenzia che, indipendentemente dall’orientamento sessuale, le difficoltà nelle relazioni possono essere simili e che il rispetto e la comprensione reciproca sono fondamentali in qualsiasi tipo di rapporto.
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