Un dipendente di un ristorante Popeyes Louisiana Kitchen di Chicago è stato ripreso mentre distruggeva il locale dopo che non era stato pagato per un mese di lavoro. Nel video ormai virale si vede l’uomo non identificato mentre taglia sacchetti e scatole di cibo e fa altri danni nel fast food. All’inizio, il protagonista del fattaccio taglia una busta di pollo crudo e ne getta i pezzi a terra. Nella clip successiva, lo si vede aprire scatole di patatine fritte e far fare loro la stessa fine. Un terzo filmato mostra quello che sembra essere un magazzino completamente distrutto con scaffali rovesciati, scatole aperte e bidoni capovolti.
Si vedono vari alimenti e un liquido che ricopre gran parte del pavimento. Le immagini che seguono i filmati mostrano danni ai registri e cavi elettrici tagliati. Nella didascalia della clip vengono spiegate le motivazioni del suo gesto: “Questo è quello che succede quando non vieni pagato per un mese”. Il video finale recita “almeno ha avuto i suoi soldi”, mentre mostra un cassetto vuoto sul bancone e passa alla finestra dove si vedono agenti di polizia e un veicolo della polizia di Chicago fuori dal ristorante.
Nella sezione commenti del video, che conta oltre 400 contributi, una manciata di utenti è sembrata comprensiva per il suo sfogo e ha persino affermato che avrebbe fatto qualcosa di simile in questa situazione. Un utente ha scritto: “Un mese intero? Sono dalla sua parte”. Un altro ha sostenuto: “Nah, è andato su tutte le furie. Giustamente, però”. Altri hanno affermato che ha reagito nel modo sbagliato, suggerendo che avrebbe dovuto licenziarsi molto prima, denunciare che non veniva pagato o assumere avvocati e fare causa all’azienda.
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C’è chi ha riflettuto sulle conseguenze delle sue azioni: “Capisco la sua rabbia, ma ora non sarà sicuramente pagato”. O ancora: “Questa è una società. Avrebbe potuto fare causa e ottenere un bell’assegno di risarcimento”. Altri hanno affermato: “Ora sicuramente non verrai pagato e probabilmente dovrai pagare i danni. Avresti dovuto prendere un avvocato o contattare l’ufficio del lavoro”. Non è chiaro se il dipendente sia stato arrestato o meno e in che guai sia finito.
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