La Pinakothek der Moderne di Monaco, in Germania, ha licenziato un suo dipendente che si era preso la libertà di appendere un suo dipinto accanto a quello di Andy Warhol. L’uomo di 51 anni, un impiegato del servizio tecnico della galleria, aveva praticato due fori nel muro per appendere il quadro da lui realizzato.
Secondo le dichiarazioni della polizia, l’uomo avrebbe compiuto il gesto «nella speranza di raggiungere la sua svolta artistica». Nel suo ruolo al museo aveva accesso allo spazio della galleria al di fuori degli orari di apertura. Dunque, quando ha appeso al muro il dipinto di 60x 120 cm, non ha destato sospetti negli addetti alla sicurezza.
Il personale del museo il mattino successivo, poco dopo l’apertura, ha subito notato la presenza di un quadro di troppo ma, per evitare clamori con il pubblico presente, ha lasciato il dipinto in esposizione aspettando l’orario di chiusura per rimuoverlo.
«In futuro ognuno avrà i suoi 15 minuti di celebrità» disse Warhol, e l’artista in cerca di gloria in un certo senso è riuscito ad avere il suo fugace momento di visibilità, poiché la sua opera è rimasta per ben otto ore esposta nella galleria.
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La pinacoteca ha affermato che non rilascerà dichiarazioni o commenti sul soggetto del dipinto e sullo stile pittorico utilizzato per non incoraggiare altri artisti ad emulare il gesto. L’uomo oltre ad essere stato licenziato è anche stato bandito dal museo.
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