Avete mai sentito parlare del caso dei diavoli di Loudun? Si tratta di un piccolo paesino della Francia, in cui si trova un antico convento di suore. Questo luogo è a dir poco inquietante: nel ‘600, infatti, fu teatro di uno dei più famosi episodi di possessione demoniaca. Le testimonianze dell’epoca raccontano che la prima a perdere il senno fu la badessa. Ben presto, però, i segni di squilibrio e isteria si manifestarono anche nelle altre consorelle.
Le suore non solo avevano smesso di adempiere ai loro doveri religiosi, ma si dimostravano estremamente aggressive nei confronti di chiunque tentasse di mettere piede nel convento. Interrogata, la madre superiora dichiarò di essere posseduta da un demone di nome Astaroth, potente signore delle legioni dell’inferno e vicino a Satana in persona. La stessa versione fu confermata dalle altre religiose. Così, ebbero inizio i primi esorcismi, che si rivelarono totalmente inutili: gli sforzi messi in campo da numerosi sacerdoti altamente specializzati non diedero l’effetto sperato.
Dopo anni di tentativi vani, le donne possedute finirono a processo per eresia. Proprio in quella circostanza, si racconta che il maligno parlò per bocca della badessa, svelando il suo maleficio. La voce della donna, infatti, aveva un tono maschile intervallato dal ringhio di una bestia. Satana dichiarò di aver soggiogato le suore anni prima, inviando alla madre superiore un mazzo di rose.
Con l’ingresso dei fiori in quel luogo sacro, anche il demonio ebbe libero accesso, e con lui altri sette spiriti che infestarono l’intero convento e tutte le consorelle. A quel punto, venne obiettato che non esisteva alcuna prova dell’accaduto. Satana, però, indicò ai presenti il luogo in cui avrebbero rinvenuto la pergamena che riportava il patto suggellato dagli spiriti maligni e da Padre Urbain, uno strano prete che aveva la fama di essere tutto fuorché un uomo di chiesa.
Leggi anche: Gli esorcisti stanno soffrendo di burnout per l’aumento del numero di possessioni
Il documento fu rinvenuto e ancora oggi rappresenta uno dei più famosi testi della demonologia. Il suo linguaggio non è mai stato decifrato, ma in calce al foglio sono ben leggibili le firme di chi siglò il patto (o chi per lui). Così, nonostante Padre Urbain continuò a professarsi innocente, venne condannato e arso sul rogo.
Share