I denti del giudizio sono i terzi e ultimi molari che spuntano nell’arcata dentaria. Nascono in un’età compresa tra i 17 e i 25 anni. La comparsa dei 4 denti del giudizio completa la dentizione permanente, ma non sempre i terzi molari nascono. Spesso rimangono nell’osso mascellare o sotto la gengiva o spuntano parzialmente andando a costituire una dentizione permanente incompleta.
La crescita parziale può essere determinata per mancanza di spazio e può portare in alcuni casi a processi infiammatori che ne determinano l’estrazione.
Ma perché il dente del giudizio ha questo nome? Il termine deriva dal latino “dens sapientiae” ed è presente in molte lingue. Il riferimento è all’età in cui nasce e in cui la persona ha acquisito la ragione tipica degli adulti, rispetto all’infanzia e all’adolescenza.
Il dente del giudizio è un’eredità che abbiamo ricevuto dagli antichi ominidi, che per far fronte ad una dieta a base di carne cruda e alimenti duri avevano bisogno di denti robusti e mascelle forti e resistenti.
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In alcune popolazioni il terzo molare assume particolari dignificati. Nelle culture asiatiche si ritiene che la sua estrazione porti fortuna e migliori la vita sentimentale, mentre in alcune tradizioni africane si attribuiscono al dente poteri magici e protezione da malattie e maledizioni.
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