“Io e Sara siamo una coppia da un anno e mezzo. Non è tantissimo, ma è abbastanza per aver discusso di progetti e valori condivisi, e per cominciare una relazione duratura. Abbiamo parlato molto fin da subito. Ci siamo confrontati sui nostri sogni, desideri e progetti di vita, e abbiamo ovviamente parlato anche di figli, se ne volevamo oppure no. Ebbene, io ero stato molto chiaro, nel corso di questo anno e mezzo assieme: per avere figli si devono avere almeno due stipendi, perché non voglio che facciano la vita che ho fatto io da piccolo. È brutto quando gli altri hanno vestiti nuovi e tu solo quelli di seconda mano, quando non ti è permesso di fare uno sport perché “tanto non serve a niente”, oppure quando tutti escono per la pizza o il cinema e te rimani a casa a contare i centesimi… Insomma, io ho vissuto in modo estremamente penalizzato, perché i miei hanno fatto tre figli senza pensare ad altro che a cibo e assistenza sanitaria. Sara è disoccupata, io mi occupo di tutte le spese e lei mi da’ una mano in casa, ma ovviamente non faccio fare tutto a lei, perché non mi piace sfruttare la sua situazione in cui ha già la preoccupazione di dover cercare lavoro. Io le ho detto di non preoccuparsi, che alle spese ci avrei pensato io, e speravo si impegnasse a trovare lavoro. Però questo non è successo, anzi, ha messo le sue energie in un’altra direzione. E mentre era al mare con sua madre ho scoperto una cosa che mi ha fatto davvero alterare. Adesso non so cosa fare, sono stanco e arrabbiato, e mi ritrovo veramente ad un bivio. Devo crederle?”

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