Darsi piacere è un’attività naturale e, se praticata con moderazione, può avere benefici significativi, come la riduzione dello stress, il miglioramento dell’umore e della qualità del sonno. Tuttavia un uso eccessivo o compulsivo può avere effetti negativi sulla salute intima e psicologica, secondo esperti come il dottor Donald Grant, medico di famiglia e consulente clinico presso The Independent Pharmacy.
Uno dei problemi principali legati a darsi troppo piacere è il rischio di desensibilizzazione. Questa condizione può manifestarsi quando gli uomini si abituano a stimolazioni intense, spesso associate al consumo frequente di film per adulti. Di conseguenza, possono riscontrare difficoltà a raggiungere o mantenere un’erezione durante i rapporti intimi con un partner reale, accompagnate da una diminuzione del desiderio. Il continuo confronto con scene idealizzate viste sugli schermi potrebbe inoltre ridurre l’interesse per l’intimità nella vita reale, portando alcuni individui a isolarsi emotivamente.
Dal punto di vista fisico, darsi piacere troppo frequentemente o vigorosamente può provocare irritazioni, danni da attrito o una temporanea riduzione della sensibilità nella zona. Questo accade perché le terminazioni nervose possono risentire di un’eccessiva stimolazione. Fortunatamente, in molti casi, questi problemi sono temporanei e possono essere risolti facendo delle pause e utilizzando lubrificanti per ridurre l’attrito. Un’altra conseguenza negativa riguarda la sfera emotiva e relazionale. Darsi troppo piacere può portare alcune persone a concentrarsi esclusivamente sul proprio piacere, creando difficoltà durante i rapporti sessuali con un partner. Questo potrebbe innescare ansia da prestazione, un fenomeno che riduce ulteriormente il desiderio e complica l’intimità.
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Gli esperti sottolineano l’importanza di un approccio equilibrato. Se inserita in una routine sana, può essere un’attività innocua e persino benefica, ma è fondamentale che non interferisca con altri aspetti della vita quotidiana, come le relazioni, il lavoro o le attività sociali. In caso di difficoltà persistenti, potrebbe essere utile consultare un professionista per individuare strategie efficaci per gestire il comportamento. Il buon senso è la chiave per evitare che un’attività naturale e ricreativa diventi un problema, mantenendo una prospettiva equilibrata e sana.
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