Damigella d’onore

“la chat che vi ho mandato è una conversazione avvenuta da poco con una mia amica che tra non molto si sposerà. Una cosa particolare che ha voluto fare è quella di chiedere a me e altre due nostre amiche di farle da damigelle d’onore, chiedendoci di accettare di indossare lo stesso vestito che avrebbe scelto lei stessa. Ci disse che appena poteva ci avrebbe fatto sapere qualcosa e quindi siamo rimaste in attesa. Poi qualche giorno fa mi arrivano dei suoi messaggi dove mi mostra il vestito che aveva scelto per noi tre. Inizialmente rimango davvero allibita e nel tentativo di cercare una soluzione a quello che ormai vedevo come un problema, ho scoperto una cosa davvero sconcertante sul matrimonio della mia amica. Come si può accettare un ragionamento come questo? Lei però ha negato tutto quello che ho provato a farle capire e la sua reazione mi ha particolarmente ferita, come se non le importasse più di quello che penso. Perché noi donne ci troviamo sempre a dover competere per poterci sentire bene con noi stesse?”

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La nostra fan ha deciso di raccontare una conversazione recente avvenuta con una sua amica, che a breve si sposerà. Un momento che, sulla carta, dovrebbe essere di gioia e condivisione, si è trasformato per lei in un episodio spiacevole e deludente.

L’amica, in occasione delle nozze, ha chiesto a lei e ad altre due ragazze del gruppo di farle da damigelle d’onore. Una proposta che la nostra fan ha accolto con entusiasmo, anche quando è stato chiarito che tutte e tre avrebbero indossato lo stesso abito scelto direttamente dalla sposa. L’idea era quella di creare armonia e uniformità per la cerimonia, come spesso accade.

Dopo un primo momento di attesa, qualche giorno fa la sposa le ha inviato i messaggi con la foto del vestito scelto. Alla vista dell’abito, però, la nostra fan è rimasta sinceramente allibita. Ha percepito quella scelta non solo come infelice dal punto di vista estetico, ma quasi come una mancanza di riguardo, se non addirittura una provocazione.

Nel tentativo di affrontare la cosa con delicatezza, ha cercato una soluzione, provando a parlarne. Ma nel corso della conversazione ha scoperto un dettaglio sconcertante legato all’organizzazione del matrimonio, qualcosa che le ha fatto dubitare delle vere intenzioni della sua amica. Quando ha cercato di farle notare con garbo quanto l’intera situazione la turbasse, ha ricevuto una reazione fredda e distante, come se la sua opinione non contasse più nulla.

Ciò che l’ha ferita di più è stato proprio questo atteggiamento, il sentirsi messa da parte da una persona che considerava importante. E ora si chiede perché tra donne ci si trovi ancora, troppo spesso, a vivere dinamiche di competizione anziché di sostegno reciproco. Ha deciso di condividere la conversazione per riflettere su quanto sia difficile, a volte, difendere la propria dignità senza spezzare legami che dovrebbero invece rafforzarsi nei momenti significativi della vita.

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