Secondo la nostra amica, nessuno dovrebbe essere costretto a vivere un’esperienza emotivamente manipolativa, come ascoltare il battito cardiaco del feto contro la propria volontà, soprattutto quando si tratta di una decisione personale e difficile come l’aborto. Paragona questa imposizione a una scena del film “Arancia meccanica”, dove i protagonisti sono costretti a guardare immagini violente, vedendola come una forma di tortura psicologica che potrebbe indurre un forte senso di colpa nelle donne.
Un cuore che batte
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05/10/2024