La culla

“Sono Vittoria e aspetto una bimba: Giorgia! Mia figlia nascerà a fine gennaio, se tutto va bene, quindi ora in casa è tutto un gran fermento di preparativi e cose da fare per accogliere la nuova venuta! Abbiamo sistemato la cameretta, preparato giochi e giochini e naturalmente comprato un sacco di pannolini!
Purtroppo mio marito non è proprio entusiasta di tutti questi preparativi: lui è tirchio in un modo incredibile quindi sta impazzendo letteralmente all’idea che si debbano spendere tutti questi soldi in cose che a lui non servono come, appunto, giocattoli e pannolini. Per questo motivo purtroppo le discussioni sono all’ordine del giorno ormai! E lui non si limita a criticare ogni mio acquisto ma cerca di proporre alternative a suo dire valide come i pannolini fatti ritagli di stoffa o i giocattoli di quando lui era bambino! Io davvero non ne posso più: possibile che lui non riesca a capire che queste sono spese necessarie e che si deve per forza spendere del denaro per i propri figli?? L’ultima sua genialata è venuta fuori alcuni giorni fa: io ho portato pazienza tutto questo tempo, ho sempre cercato di non prenderlo di punta ma questa volta ho davvero detto basta!!! Legge e capirete perché!”

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Una nostra fan di nome Vittoria condivide la sua gioia e i preparativi in corso per l’arrivo della sua bimba, Giorgia, prevista per la fine di gennaio. In casa, c’è grande fermento per organizzare tutto al meglio e accogliere la nuova arrivata. Hanno sistemato la cameretta, preparato giochi e giocattoli e acquistato una grande quantità di pannolini, prevedendo tutto ciò che potrebbe servire nei primi mesi di vita della neonata. Tuttavia, Vittoria si trova a dover gestire una situazione complicata con il marito, che non condivide lo stesso entusiasmo per i preparativi. Lo descrive come estremamente parsimonioso, al punto da impazzire all’idea di spendere soldi per oggetti che considera inutili, come giocattoli e pannolini. Questo atteggiamento ha portato a frequenti discussioni tra di loro. Il marito non solo critica ogni acquisto fatto da Vittoria, ma cerca anche di proporre delle alternative che ritiene più economiche, come l’uso di pannolini ricavati da ritagli di stoffa o il riutilizzo dei giocattoli di quando lui era bambino.

Vittoria è esausta da questa continua resistenza e si chiede se il marito non riesca a capire che alcune spese sono semplicemente necessarie quando si tratta di prepararsi all’arrivo di un figlio. Trova incomprensibile che lui non accetti che spendere denaro per il benessere della propria figlia sia una parte naturale del diventare genitori. L’ultima trovata del marito, che Vittoria descrive come una “genialata”, l’ha portata al limite della pazienza. Dopo aver sopportato le sue idee per tutto questo tempo, cercando di non affrontarlo direttamente, Vittoria ha finalmente deciso di dire basta. La situazione è diventata così tesa che ha deciso di condividere l’ultima conversazione con il marito per far capire il motivo della sua frustrazione. Sta cercando di capire come fargli comprendere che queste spese sono essenziali e inevitabili per la cura e il benessere della loro futura figlia.

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