Creata una birra seguendo una ricetta di 5.000 anni fa incisa su un sarcofago egizio

È stato creato anche il “Sorbetto dei Faraoni”

 

In occasione del bicentenario del Museo Egizio di Torino, è stata lanciata un’iniziativa originale che unisce gastronomia e storia antica: il “Sorbetto dei Faraoni”. Questa creazione è frutto dell’ingegno di Leonardo La Porta, proprietario della storica cremeria Miretti, e si presenta come un sorbetto innovativo, realizzato con una base di birra chiamata “Rufus”. Questo nome evoca la ricetta di una birra antica, risalente a circa 5.000 anni fa, rinvenuta incisa su un sarcofago.

La “Rufus” è stata realizzata da Mauro Mascarello, titolare del birrificio Torino, il quale ha accettato la sfida proposta da un’egittologa del museo di ricreare una birra secondo le tradizioni dell’antico Egitto. La ricetta richiedeva l’utilizzo di grano Kamut, coltivato lungo le rive del Nilo, e il risultato è una bevanda di un intenso colore rosso, con una spuma densa e una gradazione alcolica moderata. La storia della birra è affascinante e si intreccia con una leggenda egizia: il dio Ra, infuriato per la mancanza di rispetto dei suoi seguaci, decise di scatenare la dea Sekhmet. Per placare la sua furia, offrì 7.000 coppe di birra rossa, abbastanza da farla addormentare e trasformarla in un piccolo gattino al suo risveglio.

Il sorbetto è composto per l’85% di birra “Rufus” e per il 15% di acqua e zucchero

Il sorbetto, composto per l’85% di birra “Rufus” e per il 15% di acqua e zucchero, presenta un colore vivace e un sapore leggermente amaro, con note alcoliche che richiamano l’antica bevanda. Questo dessert unico è stato creato appositamente per celebrare i 200 anni di una delle istituzioni culturali più significative di Torino, trasformando un momento di festa in un’esperienza sensoriale che unisce passato e presente. Oltre al sorbetto e alla birra, altre attrazioni culinarie sono state pensate per festeggiare questo importante anniversario, rendendo la celebrazione ancora più ricca e variegata.

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Torino, già nota per la sua tradizione gastronomica, si conferma così come un luogo di incontro tra cultura e innovazione culinaria. L’iniziativa non solo rende omaggio alla storia del Museo Egizio, ma stimola anche la curiosità e l’interesse verso l’antico Egitto, facendo rivivere sapori dimenticati e storie affascinanti. Con queste creazioni, gli amanti della buona tavola possono immergersi in un viaggio nel tempo, assaporando un pezzo di storia egizia direttamente nel cuore di Torino.

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