Costruita in Indonesia la prima casa con pannolini usati. I ricercatori dell’Università di Kitakyushu in Giappone hanno scoperto che i pannolini riciclati e sminuzzati possono sostituire tra il 9 e il 40% di sabbia utilizzata per fare il cemento, senza che il composto perda in resistenza.
I pannolini usa e getta sono rifiuti non riciclabili sempre più in aumento, mentre la produzione di cemento è responsabile di quasi il 7% delle emissioni globali di gas serra e consuma circa 50 miliardi di tonnellate di sabbia ogni anno.
Il cemento misto a pannolini triturati è stato utilizzato per costruire una piccola casa in Indonesia, dimostrando che questo tipo di rifiuti può avere una seconda vita e non finire in discarica. «Con l’aumento della popolazione cresce anche l’uso di pannolini e aumentano i rifiuti» ha affermato Siswanti Zuraida, ingegnere civile che ha partecipato al progetto di ricerca.
I pannolini monouso sono generalmente realizzati con pasta di legno, cotone e polimeri superassorbenti. Utilizzati in piccole quantità hanno dimostrato di migliorare le qualità meccaniche del calcestruzzo. Con il finanziamento di una società di gestione dei rifiuti con sede a Jakarta, Zuraida ha determinato quanta sabbia potesse essere sostituita con i pannolini triturati per creare cemento e malta utili ai vai tipi di costruzione.
I pannolini sono stati lavati, asciugati e sminuzzati e il materiale risultante è stato combinato con cemento, sabbia, ghiaia e acqua. Il team ha testato diverse miscele, sostituendo fino al 40% di sabbia nel calcestruzzo.
Dopo un mese i campioni sono stati sottoposti a test di pressione per determinare il punto di rottura del materiale composito. Le componenti strutturali come colonne e travi necessitavano di una proporzione minore di pannolini sminuzzati rispetto ad altri elementi architettonici, come muri e blocchi di cemento. Per il loro prototipo di casa ad un piano i ricercatori hanno calcolato che il 27% della sabbia potrebbe essere sostituito da pannolini, ma se l’edificio fosse di tre piani la proporzione dovrebbe scendere al 10%.
Nei componenti architettonici come i pannelli di cemento la sostituzione può arrivare fino al 40%. Nelle pavimentazioni che devono essere più resistenti, il composto scende invece al 9%. La casa sperimentale è stata realizzata in piccole dimensioni, con una planimetria di 36 metri quadri. In totale sono stati utilizzati circa 1,7 metri cubi di pannolini usati, che costituiscono circa l’8% del volume totale del materiale composito.
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Il progetto se da un lato consente di riciclare una parte di rifiuti che altrimenti finirebbe in discarica, dall’altra però ha degli aspetti ancora da mettere a punto. Il trasporto dei pannolini verso i centri di trasformazione e i processi di lavorazione hanno costi troppo alti che non rendono l’operazione al momento sostenibile.
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