Il progetto che scandaglia le onde radio alla ricerca di segnali extraterrestri
- Il Seti Institute è un organismo che si occupa di cercare forme di intelligenza extraterrestre
- Presto avrà avvio il nuovo progetto Cosmic
- L’iniziativa si propone di captare eventuali onde radio emesse da civiltà aliene
- Per farlo, gli scienziati studieranno i dati grezzi raccolti da un osservatorio del New Mexico
- Se dovessero trovare qualcosa, è in programma la realizzazione di un “traduttore universale”
Il Seti institute, che si dedica alla ricerca di forme di intelligenza extraterrestre, ha avviato il nuovo progetto Cosmic, con cui una serie di radiotelescopi terrestri verranno impiegati per esaminare migliaia di stelle in un colpo solo. Si tratta di un’iniziativa decisamente ambiziosa. Come scritto sul sito del Seti, infatti, “Cosmic è stato progettato per portare a termine una delle più grandi ricerche di intelligenza extraterrestre mai tentate, sfruttando le competenze di un gruppo globale di ingegneri del software, ingegneri di sistema e scienziati“.
Nell’articolazione del nuovo progetto, gli scienziati sono partiti dal presupposto che qualsiasi civiltà abbastanza sviluppata emetta delle onde radio in grado di essere captate da un dispositivo di ricezione. Per questo, il Cosmic studierà i dati grezzi raccolti dall’osservatorio di radioastronomia Very Large Array, in New Mexico. Il progetto, nella fattispecie, si occuperà di elaborare e amplificare ben dieci milioni di sorgenti radio. Particolare attenzione è posta ai segnali della durata di pochi nanosecondi. Infatti, secondo gli esperti le forme di comunicazione extraterrestre sarebbero di natura estremamente breve.
Un traduttore istantaneo e universale per comunicare con gli alieni
Naturalmente, non si tratta di un’impresa facile: le firme tecnologiche degli alieni rappresenterebbero una sorta di ago nel pagliaio cosmico. Del resto, proprio per ridurre l’enorme mole di dati da campionare ed esaminare, il Seti si è avvalso della collaborazione della Cornell University, che ha realizzato un sofware sperimentale in grado di impiegare un algoritmo per generare una sorta di “imbuto di segnali”.
Naturalmente, nel caso in cui vengano rilevati segnali extraterrestri, l’istituto ha già un piano d’azione per riuscire a comunicare con gli alieni. Uno dei progetti in cantiere, infatti, prometterebbe di permettere agli esseri umani rispondere ai segnali di altre forme di vita intelligenti grazie a un dispositivo che sarebbe in grado di imparare in tempo reale la loro lingua in base alle onde emesse.
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Lo studio, in particoare, si basa su una ricerca condotta sul linguaggio delle balene, al fine di creare un traduttore universale. Davvero affascinante, non credete?!
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Questo articolo è stato verificato con:
- https://earthsky.org/space/seti-very-larger-array-cosmic/
- https://www.seti.org/press-release/cosmic-all-antennas-very-large-array-ready-stream-data-technosignature-research
- https://www.wired.it/article/alieni-missione-cosmic-seti-segnali-extraterrestri/