Le sferule marine, una volta oggetto di speculazioni sulla loro possibile origine extraterrestre, hanno ora rivelato la loro vera natura grazie a ricerche approfondite. Inizialmente considerate di possibile provenienza interstellare, le piccole formazioni ferrose rinvenute sui fondali marini sono state identificate come il risultato di un impatto di asteroide avvenuto sulla Terra circa 790.000 anni fa.
La teoria di un’origine extraterrestre per le sferule era stata sostenuta da uno studio che ipotizzava la presenza di materiali spaziali sul fondo dell’oceano. Tuttavia ulteriori indagini hanno smentito questa ipotesi, dimostrando che gli isotopi presenti nelle sferule sono compatibili con quelli tipici degli oggetti del nostro sistema solare. In particolare l’analisi isotopica ha rivelato rapporti tra gli isotopi di ferro che corrispondono a valori comuni negli oggetti solari, escludendo così un’origine interstellare.
Il nuovo studio ha associato le sferule marine al campo di tectite dell’Australasia, il quale testimonia l’impatto di un grande asteroide avvenuto 790.000 anni fa. Le analisi isotopiche hanno confermato una corrispondenza con le tectiti australiane, indicando chiaramente un’origine locale per queste formazioni. Questa scoperta ha dissipato il mistero delle sferule marine, dimostrando che non sono di origine extraterrestre, ma terrestre.
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Nonostante questa conclusione, la ricerca suggerisce che la Terra potrebbe ancora conservare materiali di origine interstellare, come frammenti di asteroidi, che rimangono da scoprire. Questa prospettiva mantiene viva la speranza di rivelare ulteriori segreti dell’universo nascosti sul nostro pianeta e alimenta il continuo interesse e l’impegno degli scienziati nel campo dell’astronomia e della geologia.
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