L’Università IULM di Milano ha lanciato il primo corso universitario dedicato alle parolacce in Italia, con il titolo “Comunicazione e parolacce”. Il docente responsabile è lo scrittore Vito Tartamella, autore del libro “Parolacce” e fondatore del sito parolacce.org. Il corso, composto da sei lezioni, sarà riservato agli studenti iscritti alle facoltà di Interpretariato e Traduzione, Comunicazione, Arti e Turismo dell’IULM.
Il workshop, che inizierà il 20 febbraio, ha già registrato un notevole successo, con un boom di richieste che ha superato di gran lunga i posti disponibili, dimostrando un vivo interesse da parte degli studenti nei confronti di questo argomento insolito ma intrigante. Il corso offrirà un approfondimento sulla storia e l’importanza culturale delle parolacce, analizzandone il contesto e la stratificazione antropologica.
Vito Tartamella ha dichiarato che non andrà ad insegnare le parolacce agli studenti, poiché è probabile che siano loro ad essere più esperti in materia. L’idea di questo corso è nata dalla constatazione di quanto spesso le parolacce siano fraintese o strumentalizzate nei media. Tartamella ha sottolineato che il turpiloquio è il linguaggio delle emozioni e costituisce una parte importante della competenza linguistica. Ha riconosciuto l’importanza di comprendere il significato di queste parole per una corretta padronanza della lingua.
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Il corso si propone di esaminare la lunga storia culturale e antropologica delle parolacce per consentire agli studenti di riconoscerne il ruolo nella comunicazione. Sebbene questo sia il primo corso universitario sul turpiloquio in Italia, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, esistono corsi simili presso alcune università. Tartamella ha inoltre tenuto conferenze sul tema in varie università straniere, ma questa è la sua prima esperienza in un ateneo italiano. Coloro i quali completeranno con successo il corso riceveranno un “badge of honour”, che potrà contribuire ad aumentare il voto di laurea fino a un punto. Questi badge sono concepiti come riconoscimenti per l’apertura di nuovi orizzonti di interesse e partecipazione alla vita intellettuale e civile degli studenti.
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