Correre più velocemente? Scoperto dagli scienziati un trucco inaspettato

Tutto sta nel creare immagini mentali efficaci

 

Una nuova ricerca condotta presso l’Università dell’Essex ha evidenziato un semplice stratagemma per aumentare la velocità di corsa degli atleti, basato sull’utilizzo di parole ed analogie. Lo studio, concentratosi sull’accademia del Tottenham Hotspur, ha dimostrato che poche parole possono incrementare istantaneamente la velocità di sprint del 3% su una distanza di 20 metri, risultato altrimenti raggiungibile solo con settimane di allenamento mirato.

Il dottor Jason Moran, della Scuola di scienze dello sport, della riabilitazione e dell’esercizio fisico, ha guidato la ricerca, scoprendo che semplici analogie possono influenzare positivamente le performance degli atleti. I giovani giocatori d’élite, oggetto dello studio, hanno dimostrato di correre più velocemente quando la loro attenzione era focalizzata sull’ambiente circostante anziché sul proprio corpo.

Lo studio ha coinvolto 20 giovani atleti

Moran ha sottolineato l’effetto immediato e dimostrabile delle parole rivolte agli atleti sulle loro prestazioni, affermando che concentrare l’attenzione su elementi esterni al corpo può migliorare la fluidità del movimento. Utilizzando analogie evocative, come ad esempio invitare un giocatore a “accelerare come una Ferrari”, anziché limitarsi a chiedergli di correre veloce, è possibile creare immagini mentali più efficaci e coinvolgenti. Lo studio ha coinvolto 20 giovani atleti dell’accademia della squadra del Tottenham, di età compresa tra i 14 e i 15 anni. Prima di effettuare le sessioni di sprint, i partecipanti hanno ricevuto istruzioni diverse, utilizzando diverse analogie. Si è riscontrato che le analogie che invitavano gli atleti a “spingere via il terreno” hanno ottenuto risultati migliori rispetto ad altre formulazioni.

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In particolare l’invito a “correre come se fossi un jet che decolla nel cielo” ha ottenuto le migliori prestazioni. Questi risultati suggeriscono che le analogie possono facilitare l’apprendimento dei movimenti corporei corretti, rendendo più accessibile l’insegnamento di concetti tecnici anche ai giovani atleti. Si ritiene che questa metodologia possa essere estremamente vantaggiosa anche al di fuori dell’ambito sportivo d’élite, potendo essere applicata nelle lezioni di educazione fisica a livello scolastico. Moran ha concluso che, grazie a semplici analogie, insegnanti e genitori potrebbero massimizzare il potenziale dei propri figli in ambito sportivo, indipendentemente dallo sport praticato.

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