Lo sforzo che compiono il corpo e il cervello per sostenere un’andatura al contrario comporta dei vantaggi per la salute
- Camminare è un’attività che non richiede uno sforzo cosciente e che comporta benessere psicofisico
- Anche camminare all’indietro ha dei vantaggi
- Il cervello impiega più tempo e attenzione per elaborare i movimenti del corpo
- Camminare all’indietro porta a fare passi più brevi e frequenti, con un potenziamento dei muscoli della parte inferiore delle gambe
- Il movimento migliora anche la stabilità dell’equilibrio
Camminare è un’attività salutare per il fisico ed è praticabile da chiunque. Per la maggior parte di noi è qualcosa che avviene automaticamente e non richiede uno sforzo cosciente.
Camminare è, comunque, un esercizio più complicato di quanto si creda, poiché rimanere in piedi richiede il coordinamento tra i il sistema visivo, vestibolare (sensazioni legate a torsioni, rotazioni e movimenti veloci) e propriocettivo (orientamento del corpo nello spazio)
I benefici
Ma cosa succede se proviamo a camminare all’indietro? Non solo il cambio di direzione richiede una maggiore attenzione, ma provoca un benefico sforzo psicofisico.
Quando camminiamo all’indietro, il nostro cervello impiega più tempo per elaborare le richieste extra di coordinare i sistemi del movimento. L’andatura al contrario migliora la stabilità dell’equilibrio e anche la camminata in avanti. Oltretutto porta a fare passi più brevi e frequenti, con un potenziamento dei muscoli della parte inferiore delle gambe e una riduzione del carico sulle articolazioni. Vengono potenziati anche i muscoli della zona lombare, con un beneficio per le persone che soffrono di dolore lombare cronico.
Camminare all’indietro è usato anche per trattare l’equilibrio e la velocità di deambulazione in pazienti con ictus. Ma i benefici non sono soltanto terapeutici: il movimento porta ad un dispendio energetico più alto rispetto a quando si cammini normalmente. Uno studio ha verificato la riduzione del grasso corporeo nelle donne che hanno completato un ciclo di allenamenti di sei settimane con camminata o corsa all’indietro.
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L’attività, se all’inizio può risultare difficoltosa, con il tempo porta ad acquisire una sempre maggiore sicurezza nei movimenti, tanto da poter passare anche alla corsa all’indietro che, oltre a rinforzare i muscoli, aiuta a ridurre l’energia corporea utilizzata nella corsa normale.
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- https://www.sciencealert.com/it-sounds-crazy-but-walking-backwards-is-really-really-good-for-you
- https://theconversation.com/walking-backwards-has-a-surprising-number-of-health-benefits-195246
- https://www.healthline.com/health/fitness-exercise/walking-backwards