Se c’è una cosa alla quale gli italiani con rinuncerebbero mai è proprio la colazione. A confermarlo sono anche i dati di una recente ricerca di Nextplora commissionata da Bauli, secondo la quale per il 42% degli intervistati la colazione è indispensabile per svegliarsi, un vero passaggio obbligato per iniziare la giornata (36%), da fare subito, appena svegli. Ben l’82% degli italiani sceglie infatti di fare colazione appena sveglio, ancora prima di prepararsi. Cornetto e cappuccino sono immancabili nella colazione dolce, la classica “all’italiana”, che è risultata essere la preferita dall’80% degli intervistati.
Ma cosa succede al nostro corpo se mangiamo ogni giorno cornetto e cappuccino? Secondo il nutrizionista Flavio Pettirossi, intervistato da GreenMe, “la colazione con cappuccino e cornetto è piuttosto ‘dannosa’ dal punto di vista delle calorie e della quantità di grassi saturi e zuccheri semplici che si introducono. Un croissant semplice contiene circa 250 calorie, che aggiunte alle 130 del cappuccino e alle 40 dello zucchero fanno circa 420 calorie (contro le 300-320 circa che dovrebbe fornire la colazione)”.
Ma non si tratta solo di calorie, bensì anche di una questione di sazietà. Infatti, per quanto possa sembrare contraddittorio, nonostante l’apporto calorico di questi alimenti, il nostro corpo non sarà pienamente soddisfatto dopo averli ingeriti. Secondo il nutrizionista, se si mangiano troppi carboidrati o troppi zuccheri semplici, nel post colazione si avrà una forte sensazione di vuoto allo stomaco. A questo c’è una spiegazione scientifica: cornetti, biscotti e dolci tendono a far aumentare i livelli di glicemia.
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A questo punto, il corpo per contrastare la situazione di iperglicemia, genera una massiccia secrezione di insulina. Tuttavia dopo poche ore la glicemia si abbassa velocemente, provocando quel fastidioso buco allo stomaco di metà mattina, accompagnato anche da nervosismo e irritabilità. “Tutti sintomi che la glicemia è scesa troppo velocemente in basso e che il corpo ha nuovamente bisogno di zuccheri, portando così all’instaurarsi di un circolo vizioso“, spiega il nutrizionista.
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