Il concetto tradizionale di coppia, in cui l’amore e l’intimità sono associati alla convivenza e alla condivisione degli spazi, viene messo in discussione dalle “coppie lat” (living apart together), che scelgono di vivere separatamente pur mantenendo una relazione a lungo termine. Questa tendenza, nata nel mondo anglosassone e sempre più diffusa anche in Italia, rappresenta un nuovo approccio alle relazioni amorose.
Le ragioni dietro questa scelta variano, ma includono la necessità di spazi personali accentuata dalla pandemia, l’evoluzione del mercato del lavoro e l’emancipazione femminile. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le coppie lat non sono meno stabili delle coppie che convivono: la qualità della relazione dipende dalla capacità dei partner di comprendere e rispettare i reciproci bisogni, non dal vivere sotto lo stesso tetto.
Questo stile di vita non riguarda solo i giovani, ma anche persone intorno ai 50 anni che desiderano ritrovare l’equilibrio personale dopo un divorzio o un lutto. La convivenza, infatti, può mettere a rischio l’equilibrio della relazione in alcuni casi. La scelta di essere una coppia lat consente di mantenere l’intimità emotiva e fisica senza dover sacrificare i propri spazi personali. Le coppie possono trascorrere del tempo insieme sotto lo stesso tetto, ma avere le proprie case come rifugio personale. Questo modello non implica esclusione, ma piuttosto una maggiore libertà individuale all’interno della relazione.
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L’approccio delle coppie lat rappresenta una sfida al concetto tradizionale di convivenza e dimostra che l’amore e l’intimità possono essere vissuti in modo soddisfacente anche al di fuori dei confini fisici della coabitazione. Questo nuovo modo di intendere le relazioni offre alle coppie la flessibilità necessaria per adattarsi alle loro esigenze individuali, promuovendo un amore più consapevole e sostenibile nel tempo.
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