Scoperto in un convento un dipinto del dio azteco dell’alcol e dell’ebbrezza

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Scoperto in un convento un dipinto del dio azteco dell’alcol e dell’ebbrezza

| 25/10/2023

I restauratori, al lavoro in un ex convento messicano, hanno trovato una divinità azteca al posto di un’immagine sacra

  • L’immagine di un dio azteco è stata trovata in un monastero messicano del XVI secolo
  • Il convento dedicato alla Beata Vergine Maria, a Tepotzlán, fu costruito tra il 1555 e il 1580 e, dopo il terremoto del 2017, è stato sottoposto a restauro e consolidamento
  • Durante il restauro di tre cappelle all’aperto, i restauratori hanno rimosso diversi strati di calce che ricoprivano i dipinti
  • In una delle cappelle hanno notato un cerchio rosso ben conservato, risalente agli inizi del XVI secolo. Si pensava ad un dipinto sacro, la Vergine Maria o Gesù Cristo, ma la realtà era ben diversa
  • Si trattava di un’immagine riconducibile a Tepoztecatl, dio azteco dell’alcol, dell’ebbrezza e della fertilità. La presenza della figura accanto a quella della Vergine Maria ha sollevato degli interrogativi

 

L’immagine di un dio azteco è stata trovata in un monastero messicano del XVI secolo. La scoperta ha sorpreso gli stessi restauratori all’opera da diversi anni per riportare al suo antico splendore l’edificio religioso situato a Tepotzlán.

L’antico convento

Il convento, dedicato alla Beata Vergine Maria, fu costruito tra il 1555 e il 1580 e andava ad aggiungersi ad una parte più antica del monastero cattolico (ex convento della Natività). Dopo il terremoto del 2017 sono cominciati i lavori di ristrutturazione e consolidamento dell’edificio.

Durante il restauro di tre cappelle all’aperto, i restauratori hanno rimosso diversi strati di calce che ricoprivano i dipinti. In una delle cappelle hanno notato un cerchio rosso ben conservato risalente agli inizi del XVI secolo. Il cerchio misurava 11 centimetri di spessore e poco più di un metro di diametro, colorato con smalti e vernice rossa diluita. Si pensava ad un dipinto sacro, la Vergine Maria o Gesù Cristo. Man mano che si procedeva, sono emersi dei triangoli che hanno fatto erroneamente pensare alla corona o allo splendore di Maria. La figura comparsa con il lavoro di pulitura ha invece lasciato tutti sbalorditi.

La scoperta

Si trattava di un’immagine riconducibile a Tepoztecatl, dio azteco dell’alcol, dell’ebbrezza e della fertilità. I triangoli raffigurati all’interno del cerchio sono i tipici pennacchi di piume del copricapo. Nel dipinto compaiono anche uno scudo e un bastone di fiori. Non si trattava dunque di un’immagine cristiana ma di un antico “chimalli”, lo scudo preispanico, tradizionale armamento difensivo degli indigeni della Mesoamerica, spesso decorato con piume, fili di giada e conchiglie. La scoperta è stata annunciata dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico (INAH). Secondo gli archeologi i dipinti chimalli costituiscono un punto di contatto tra l’attuale popolazione Tepoztlán e gli antenati.

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L’immagine accanto a quella della Vergine Maria ha sollevato interrogativi sulla presenza del dio azteco nel convento cattolico e sul rapporto tra cultura preispanica e culto cristiano pochi anni dopo l’invasione spagnola.

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