Nel mar dei Caraibi non tutte le isole hanno spiagge di sabbia finissima. Tra le Isole Vergini britanniche, al largo di Anegada, c’è un isolotto diverso da tutti gli altri. Ha impiegato centinaia di anni per emergere dal mare ed è formato da milioni di conchiglie lanciate in acqua dai pescatori dopo aver raccolto il mollusco all’interno.
L’operazione, ripetuta nel corso dei secoli, ha contribuito all’accrescimento dell’isola che attualmente è lunga circa 100 metri ed è visibile su Google Earth. Alcuni anni fa un’analisi al radiocarbonio effettuata su una selezione di conchiglie, ha portato a scoprire che alcune risalgono all’anno 1245, con un margine di errore di circa 80 anni. La datazione conferma quindi quasi un millennio fa le isole erano già abitate da popolazioni indigene.
I pescatori estraggono dalle conchiglie i molluschi che sono molto rinomati come piatto locale, al pari delle aragoste. Le conchiglie di solito sono utilizzate dai produttori locali per realizzare gioielli, ma non quelle di Conch Island. Questo perché i pescatori, per estrarre i molluschi, tagliano o forano i gusci che, quindi, non sono più adatti allo scopo.
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L’isola, anonima da sempre, ha cominciato ad avere notorietà grazie alle foto sui social, attirando sempre più turisti che la visitano con dei giri in barca.
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